Final Fantasy XV è stato diverse cose. Per gran parte dei fan della serie è stato un disastro; un gioco diventato vittima di uno sviluppo a dir poco travagliato, di una narrazione spezzettata su vari titoli appartenenti allo stesso universo, dei troppi aggiornamenti e DLC eccetera eccetera. Per altri, si è trattato di un titolo senza infamia né lode, una scommessa tutto sommato riuscita viste le sconfortanti premesse. Altri ancora hanno amato questo gioco, appassionandosi alla sua lore e arrivando addirittura a cimentarsi nella costruzione di teorie che andassero a spiegare le situazioni lasciate irrisolte da una sceneggiatura molto meno che perfetta.

A dir la verità, Final Fantasy XV invitò fin da subito il pubblico a riempire gli spazi vuoti, ad immaginare cose che nei titoli del FFXV Universe venivano solamente accennate, lasciate intuire o completamente ignorate. Tuttavia, è proprio per questo motivo che buona parte dei giocatori rimase scontenta del prodotto che aveva tra le mani, manifestando la propria insoddisfazione attraverso i social. Square Enix, nei due anni successivi all’uscita del gioco, cercò di risolverne i problemi e di migliorarlo, certamente non solo nel tentativo di riguadagnare la fiducia dei fan delusi, ma anche per cercare di incrementare il più possibile le vendite di un titolo che, secondo le ambizioni del suo director, avrebbe dovuto vendere almeno 10 milioni di copie (a novembre 2018 le unità distribuite avevano raggiunto la comunque ragguardevole cifra di 8,4 milioni). In quest’ottica, tra la fine di marzo 2017 e metà dicembre dello stesso anno, uscirono i DLC Episode Gladiolus, Episode Prompto ed Episode Ignis, più l’espansione multigiocatore Comrades. Il 6 marzo del 2018 il gioco venne ripubblicato in una nuova edizione chiamata “Royal Edition”, contenente nuove funzionalità, nuove missioni, nuovi avversari e addirittura un’inedita porzione di trama. Poco dopo, venne annunciato un secondo Season Pass del gioco, composto da quattro DLC che sarebbero andati ad aggiungersi a Episode Gladio, Prompto ed Ignis (facenti parte del primo Season Pass). La nuova serie di contenuti si sarebbe dovuta intitolare “The Dawn of the Future”, ovvero l’alba del futuro, e avrebbe dovuto svilupparsi attraverso quattro episodi dedicati rispettivamente ad Ardyn, Aranea, Luna e Noctis. Lo scopo dichiarato di tali DLC era quello di fornire “un futuro a cui tutti aspirano”; una sorta di finale alternativo, che già Episode Ignis aveva provato ad offrire, ma nel quale tutti i personaggi sarebbero andati incontro a un lieto fine. Nell’aprile del 2018 venne diffusa una sorprendente concept art che illustrava ciò che questo avrebbe potuto significare per i protagonisti del quindicesimo capitolo.

"Un futuro a cui tutti aspirano"

Nel novembre dello stesso anno, la doccia fredda per i fan del quindicesimo capitolo: non solo venne annunciata la cancellazione di tre dei quattro DLC, ma anche l’abbandono di Square Enix da parte di Hajime Tabata, director di FFXV. Fin da subito, tuttavia, Akio Ofuji, Yuji Shinoda e Takefumi Terada, rispettivamente marketing producer di FFXV, produttore e direttore di Episode Ardyn, dissero che le storie degli episodi cancellati (Luna, Aranea e Noctis) sarebbero state raccontate in qualche modo. A metà febbraio 2019, il team del gioco annunciò che il formato scelto per raccontare queste storie sarebbe stato quello del romanzo (novel). Il libro, scritto da Jun Eishima e intitolato “The Dawn of the Future”, è stato pubblicato in Giappone lo scorso 25 aprile, sia in un’edizione standard sia in una versione denominata “Celebration Box” (contenente, oltre al libro, il Blu-ray di Episode Ardyn – Prologue, un artbook da 48 pagine, alcune cartoline e un sottobicchiere).
Non esiste ancora una traduzione ufficiale del romanzo, ma una sua uscita è stata confermata più volte dal team di FFXV, la prima volta in data 16 febbraio, l’ultima volta il 27 aprile.

In attesa di una traduzione del romanzo, quantomeno in lingua inglese, alcuni fan hanno pubblicato su Internet le proprie traduzioni amatoriali di alcune parti del libro, oppure i riassunti dei capitoli di cui è composto. Grazie a questo materiale, possiamo offrirvi oggi il contenuto del capitolo dedicato a Luna, che si apre con il racconto della morte della ragazza dal proprio punto di vista.

Di seguito trovate la traduzione del testo che è stato letto dalla doppiatrice giapponese di Luna in occasione dell’ultimo Active Time Report di Final Fantasy XV, seguita da un riassunto per punti di tutto ciò che accade nel resto del capitolo. Buona lettura!

Le profondità dell’acqua ricordano il cielo. Il bagliore della luce attraverso l’acqua appare esattamente come petali di fiori sulla brezza. Bello, ma in qualche modo triste. Avevo la sensazione che qualcuno stesse chiamando: “Luna”. Una persona amata. Forse è perché ho desiderato incontrarlo per così tanto tempo, che ora il suo viso sembra galleggiare sull’altro lato dell’acqua scintillante. Le sue labbra pronunciano la parola “Luna”. Le sue sopracciglia sono corrucciate mentre urla. Il suo viso, come se da un momento all’altro potesse lasciare posto al pianto, non è minimamente cambiato, anche adesso che è un adulto. Nemmeno un po’, da dodici anni fa, quando ci eravamo appena conosciuti. Lo vedo protendersi verso di me, disperatamente. Anche questo non è cambiato.

Successe quel giorno di dodici anni fa, nella mia Tenebrae. I soldati dell’Impero di Niflheim attaccarono il palazzo di Fenestala. Fu tutto troppo improvviso. La mia mano venne afferrata, e corremmo. La fuga o la morte. Non per me stessa. Per qualcuno più importante di me, il principe Noctis. Sebbene non avessi ancora assunto il mio incarico di Sciamana, comprendevo il destino che avrei dovuto sopportare. Per sostenere il re, il ragazzo che un giorno sarebbe diventato re.
Anche a costo di sacrificare me stessa. Questa era la missione che gli dèi mi avevano dato. Se mi avessero presa con loro, non sarebbero riusciti a scappare. Ma senza di me, se fosse stato soltanto Noctis, re Regis sarebbe sicuramente riuscito a mettersi in salvo. E così lasciai la presa. Non avevo paura. Ero soltanto triste, nel pensare che forse non ci saremmo rivisti mai più. Ma non importava, se ciò significava che Noctis sarebbe stato salvo. Rimasi a guardare mentre la voce gridava “Luna” e la mano che si allungava per me con tutta la sua forza svaniva in lontananza. Tenni la faccia sollevata e fissa in avanti, perché non volevo dimenticare il suo aspetto, la sua voce. Quando l’Impero mi circondò, non potei fare un passo.

L’immagine di lui da bambino, impressa nei miei occhi, si sovrappone a quella del suo viso ormai adulto. Questo è un addio, Noctis. Eppure, per qualche motivo, questa volta è più triste. Fa male come un coltello che mi lacera il corpo… Nonostante io sia cresciuta così tanto da quel giorno, nonostante ora sia un’adulta, nonostante sia diventata formalmente la Sciamana e nonostante sia passato molto tempo. Perché voglio piangere come una bambina ingenua?
… No, no, non lo farò. Voglio che lui ricordi il mio viso sorridente. Sorrido con tutte le mie forze e tendo tranquillamente la mia mano. Senza che me ne accorgessi, un fiore è apparso nella mia mano. Uno dei fiori di Sylle che ho amato così tanto. Ti darò questo fiore. Senza alcun dubbio. Perché questa è la fine. D’ora in poi, ti proteggerò da qualche luogo non troppo lontano. Addio, mio caro Noctis. Anche se più lentamente rispetto a quel giorno, le nostre mani che cercano di afferrarsi si separano. Sono felice che siamo sott’acqua. Nell’acqua, non saprà se verso lacrime. Sprofondo. Qui non arriva nemmeno la luce.
Verso gli abissi. Lontano.

Ah, ora posso alzare la voce e piangere. Noctis non sarà in grado di ascoltarmi.
“Non piangere”, dice una voce gentile. È quella di Gentiana, che è sempre stata al mio fianco da quando ero piccola.
“Per un po’, dormi.” Una mano mi accarezza le palpebre. Quando mi svegliavo nel bel mezzo della notte dopo un incubo, Gentiana mi cullava in questo modo. Gentiana se ne accorgeva, mentre il fatto che mio fratello e mia madre dormissero profondamente era troppo misterioso da sopportare.
Sebbene la tristezza sia sempre presente, la solitudine e la paura sono svanite senza lasciare traccia. Mentre la mano gentile di Gentiana mi dà pace, lascio che il mio corpo si addormenti. È un sonno misterioso. Sarebbe più corretto chiamarlo stordimento. Il divario tra sogno e realtà è un posto caldo. Tutti i pensieri svaniscono, perdo il senso del tempo; c’è solo un torbido calore.

Quanto tempo ho trascorso in questo stato? Il mio corpo inizia improvvisamente a fluttuare. Sono sconcertata dalla netta differenza di sensazioni rispetto a prima. È come un risveglio. No, è proprio un risveglio.
Quando mi sforzo di aprire le palpebre, dolore e bruciore aggrediscono i miei occhi. Un sapore sgradevole mi entra in bocca non appena la apro per respirare. Sono sott’acqua. Le mie mani trovano immediatamente il terreno. Fortunatamente, l’acqua non era così profonda. Tossendo violentemente, mi spingo verso l’alto. Apparentemente l’acqua non era affatto pulita. Mi sento come se avessi polvere in entrambi gli occhi. Ogni volta che sbatto le palpebre, fuoriescono lacrime.
“Dove mi trovo…?”

  • Luna si risveglia in una pozza d’acqua sporca e poco profonda in una cripta chiamata Reshiel, che lei aveva visitato prima di eseguire una cerimonia nelle vesti di Sciamana. Il luogo si trova al confine tra le regioni di Succarpe e di Eusciello.
  • Avvolto attorno a un vecchio mazzo di fiori, trova un pezzo di giornale che dice che sono passati tre anni dalla scomparsa del principe Noctis, ma si rende conto che il giornale stesso è vecchio.
  • Viene inseguita da un Mietitore e fugge dalla cripta, fino a ritrovarsi in un cimitero in rovina. Raccoglie un ramo d’albero per fronteggiare i daemon. All’inizio, pensa che sia notte, ma poi si rende conto che i cieli sono coperti dal miasma della piaga delle stelle [Starscourge, ndr]. È scioccata dallo stato in cui versa il mondo, apparentemente perché aveva previsto che Noctis avrebbe purificato l’oscurità dopo aver ricevuto l’anello da lei.
  • Il Mietitore continua a inseguirla. Ad un certo punto sente il rumore di una motocicletta e riesce a saltare rapidamente sul carrozzino di un sidecar, sorprendendo l’autista, che sta cercando a sua volta di scappare dai daemon. A guidare il motoveicolo è una ragazza, la quale si rivolge a Lunafreya dicendole che il carico le sta rallentando. Di conseguenza, Luna getta un sacco pesante dal sidecar, ma la ragazza misteriosa risponde che il “carico” di cui parlava era Luna.
  • La ragazza sconosciuta scende dal mezzo per combattere i daemon a colpi di fucile e ordina a Luna di restare in disparte. Luna si rifiuta, sentendo di dover combattere. Combattere con un ramo d’albero non serve a nulla, così, in preda alla disperazione, la ragazza finisce per ricorrere involontariamente a un nuovo potere, assorbendo i daemon. Quando viene ferita a un braccio, vede del miasma affiorare sulla superficie della sua pelle e guarire in fretta la ferita. La ragazza misteriosa punta quindi il fucile contro di Luna, chiamandola “mostro”. Lunafreya non può negare di esserlo, essendo la prima a non sapere nulla della propria condizione. La ragazza a questo punto ha un crollo. Luna pensa di prendere e nascondere le sue armi, ma ne sta trasportando troppe.
  • Quando la ragazza riprende conoscenza, Luna le si presenta come “Lunafreya Nox Fleuret”, e la ragazza risponde che quello è il nome della Sciamana che morì dieci anni or sono. Noctis è scomparso da dieci anni. Luna è scioccata nell’apprendere ciò, dal momento che ha dato la sua vita affinché Noctis potesse compiere la sua missione. Luna dice alla ragazza che non può provare (né sapere) di essere un’amica piuttosto che un nemico, e perfino di essere la vera Lunafreya. La ragazza a questo punto si presenta con il nome di Sol.
  • Il sidecar è rotto, quindi le due ragazze finiscono per spingerlo fino all’avamposto più vicino. Luna è scioccata nel sentire che non esistono zone abitate al di fuori di Lestallum e che Insomnia è praticamente un nido di daemon. Nell’ex territorio di Niflheim si trovano esclusivamente cacciatori e Angoni.
  • L’avamposto, chiamato Well, è vuoto, ma Sol riesce a mettersi in contatto telefonico con Cindy. Umbra appare a Luna, e questa si rende conto che Pryna è morta. Umbra comunica solo abbaiando e scodinzolando, ma Luna riesce a capire che Noctis è vivo. Trova un quaderno e una penna e scrive “Sto bene” su una delle sue pagine, ma Umbra si rifiuta di portarlo a Noctis. Luna capisce quindi che non è possibile raggiungere Noctis al momento e si chiede dove sia Gentiana.
  • Sol chiede a Cindy se lei crede che Luna possa essere la vera Sciamana e le dice di mettersi in contatto con Gladio. Luna la aiuta a riparare la moto.
  • Luna fa un sogno in cui Bahamut le parla. Ricorda che fu Gentiana a dirle tutto degli dei e che, mentre Shiva, Ifrit, Leviathan, Titan e Ramuh governano le forze della natura su Eos, Bahamut soltanto è il dio dei cieli che circondano Eos, e si colloca al di sopra degli altri cinque.
  • Bahamut le offre una visione di Noctis che sconfigge Ardyn, ma Luna è scioccata dal fatto che l’oscurità non si sia dissipata dopo la sua vittoria e resta inorridita quando vede Noctis sacrificarsi sul trono per passare nell’aldilà e distruggere l’anima di Ardyn, e infine sbriciolarsi e scomparire. Questo non è ciò che lei pensava sarebbe successo quando gli aveva consegnato l’anello.
  • Bahamut dice che questo è il destino al quale il vero re dovrà andare incontro. Poi le mostra una visione di un Ardyn in forma daemonica insieme a Ifrit, dicendole che Ardyn ha voltato le spalle alla volontà degli dei, espandendo il suo potere fino al punto che l’anello non può contrastarlo. Le assegna quindi il compito di sconfiggere Ardyn lei stessa. Luna non è sicura di poterlo fare, ma è disposta a provarci, pur di salvare Noctis.
  • Sol porta a Luna dei nuovi vestiti scuri. Luna chiede di essere portata a Insomnia per adempiere alla sua nuova missione. Sol non riesce a credere che lei voglia combattere Ardyn, ma è d’accordo con lei. “Prima Lestallum, poi Insomnia”, le dice. Tuttavia, dal momento che le due ragazze si trovano nel territorio di Niflheim, devono prima raggiungere un porto e poi attraversare il mare fino a Lucis.
  • Le due ragazze cercano le lattine di cibo che si trovavano nel sacco che Luna ha gettato dal sidecar il giorno prima. Si rendono conto che Luna può vedere al buio meglio di un normale esse umano. Proprio come un daemon.
  • La moto si chiama “Regina”. Non è molto affidabile, pertanto hanno bisogno di fermarsi e fare riparazioni di frequente.
  • Ci sono avamposti lungo le linee del treno, nelle ex stazioni. Le ragazze non incontrano altre persone, ma si fermano per riposare e bere del tè. Sol chiede dove Luna abbia imparato a combattere con una lancia; Luna risponde che faceva parte del suo addestramento come Sciamana, per autodifesa. Può abbattere piccoli daemon con la lancia, ma deve ricorrere al proprio potere per quelli grandi, ed è preoccupata per l’accumularsi della piaga delle stelle all’interno del suo corpo.
  • Sol chiede di più su cosa significhi essere una Sciamana. Scopre che l’allenamento include la forma fisica: corsa, nuoto e meditazione. Ci sono anche la visita di statue delle Sciamane precedenti, nonché il canto e la danza. Sol dice che tutto ciò sembra divertente. Luna risponde che essere Sciamana implica anche prove difficili, come il digiuno e il fatto di passare molti giorni isolata.
  • Luna dice di aver fatto queste cose per assolvere il suo dovere, ma Sol non riesce a capire perché abbia voluto essere una Sciamana se ciò è difficile e se non c’è alcuna ricompensa. Luna non capisce il concetto di voler essere ricompensata per aver fatto ciò che si è obbligati a fare.
  • Luna inizia a scrivere sul quaderno i suoi pensieri e le proprie esperienze, come se stesse scrivendo una lettera a Noctis, ma in molto più prolisso rispetto a come faceva una volta.
  • La mattina dopo, Sol chiama Biggs, che la definisce “la signorina di Miss A.”, nonostante lei non sembri apprezzare questo appellativo. Le racconta che Aranea è attualmente in missione in un gruppo di rovine e le dice di incontrare lui e Wedge a Nome, il più grande avamposto nel territorio di Niflheim.
  • Luna sogna di provare a contattare Gentiana, e di chiederle se sappia che l’Anello ucciderà Noctis. Dichiara la sua intenzione di combattere Ardyn, ma ammette anche di aver paura di trasformarsi in qualcosa di non umano. Tuttavia, l’immagine di Gentiana è debole e Luna non riesce a sentire la sua voce. Luna legge la parola “bladekeeper” (custode delle lame) sulle sue labbra e, quando cerca di avvicinarsi a lei, le spade di Bahamut cadono dal cielo e le bloccano la strada.
  • Luna si sveglia. Sol le dice di sbrigarsi e di muoversi, ma allo stesso tempo la rassicura dicendole che va tutto bene.
  • Sol chiede a Luna se le sia mai successo qualcosa di buono grazie alla sua fede negli dei, e se la sua fede sia stata la ragione per cui gli dei l’hanno riportata in vita. Luna dice di essere stata riportata in vita per adempiere al suo nuovo compito, cioè configgere Ardyn. Sol si chiede perché debba salvare il mondo da sola, e perché gli dei non abbiano dato il potere di sconfiggere Ardyn a qualcun altro. Mette in dubbio la fede di Luna negli dei e pensa anche che lei non avrebbe creduto agli dei se non avesse ricoperto il ruolo di Sciamana.
  • In preda alle lacrime e alla rabbia, la ragazza dice che una volta aveva fede, ma che la perse dopo la caduta di Niflheim, quando gli dei ignorarono le sue suppliche di non perdere tutto. Luna pensa alle volte in cui era arrivata troppo tardi per poter guarire le persone nelle vesti di Sciamana, e si ricorda della rabbia e del dolore che era riuscita a vedere negli occhi delle persone. Sol dice di non essere disposta a perdere qualcos’altro.
  • Sol si sente in colpa per essere scattata contro Luna, ma ancora non riesce a comprendere la sua fede negli dei e nel proprio compito. Riflette sulle persone che ha visto da bambina a Niflheim, le quali hanno creduto ciecamente nell’Impero e l’hanno portato al suo destino. Rispetta Aranea, che segue solo se stessa e aiuta le persone per la semplice volontà di aiutare. Nonostante Biggs abbia detto che Aranea sta bene, Sol dice di aver colto una nota di preoccupazione nella sua voce.
  • Sol si rende conto che c’è un daemon sulla loro strada, e gli spara per immobilizzarlo, mentre Luna sferra il colpo finale con il suo potere. Sol pensa che sia diventata più forte, ma si rende conto che i segni neri sul suo corpo si stanno diffondendo, e che sta soffrendo. Sol esprime tutta la sua diffidenza nei confronti degli dei, che le hanno dato quel potere.
  • A causa delle troppe battaglie contro i daemon, le ragazze non riescono a raggiungere l’avamposto e finiscono per accamparsi tra le rocce con torce e fuoco per tenere lontani i daemon durante la notte. Luna malsopporta la luminosità, ma continua a scrivere lettere per Noctis su tutte le esperienze che sta vivendo, come il fatto che Sol le stia insegnando a giocare a carte.
  • Il mattino dopo, Sol riceve una telefonata da Gladio. I due si chiedono se Luna sia o no la vera Sciamana e riflettono sulla natura dei suoi poteri. Gladio dice che Noctis saprebbe senz’altro rispondere, mentre Sol ha dei dubbi, visto che a malapena l’aveva vista in Altissia e, prima ancora, soltanto da bambina. Sol si lascia quasi scappare che Luna l’ha salvata, ma esitando dice che “il suo potere è utile”. Gladio dice che riferirà la cosa a Sania, perché Luna sarebbe “un buon soggetto di ricerca”. Sol si sente a disagio per questo.
  • Il giorno dopo le ragazze arrivano a Nome, ex stazione ferroviaria. Luna è già stata qui, ma le rovine fanno apparire il luogo completamente diverso. L’avamposto è abbandonato e sembra essere stato attaccato. Sol cerca di chiamare i cacciatori per chiedere indicazioni, ma viene interrotta da un altro attacco di daemon. Durante il combattimento, Luna dà di matto e distrugge e assorbe tutti i daemon prima di crollare.
  • Luna si rende conto che ogni daemon che assorbe rimane nel suo corpo, e che è il suo potere curativo di Sciamana che le permette di resistere. Capisce che è questo è il motivo per cui il potere di assorbire i daemon non può essere dato a nessun altro. Sol la porta al riparo e le prepara una tazza di tè. Sol chiede a Luna se pensa che si trasformerà in un daemon e se ucciderla ora sarebbe “per il bene del mondo”. Luna dice che potrebbe dover diventare un mostro per combattere i mostri, anche se questa prospettiva la terrorizza.
  • Sol chiede a Luna che cosa intende fare. Luna risponde che vuole adempiere al suo compito di Sciamana, ma Sol insiste per sapere cosa vuole la ragazza di nome Luna. Luna ammette di voler vivere felicemente con Noctis. Sol dice che, poiché gli dei l’hanno riportata in vita, lei dovrebbe fare ciò che si sente, ma Luna teme che non adempiendo alla propria chiamata gli dei le toglieranno nuovamente la vita. Inoltre, con il suo nuovo potere sente di non essere più umana.
  • Sol contatta Biggs e apprende che Aranea e il suo gruppo stanno esplorando le rovine di Solheim, dove è stata conservata la tecnologia Magitek di Niflheim. Tuttavia, vengono circondati dai daemon e sono impossibilitati a fuggire. Sol vuole andare a salvarla, ma Aranea ha ordinato che le rovine vengano sigillate e che non venga fatto alcun tentativo di salvataggio. Sapphire Weapon (un’unità simile a Diamond Weapon) si trova laggiù.
  • Luna vuole organizzare un tentativo di salvataggio con Sol. A questo punto, Sol ammette di essere Solara Aldercapt Antiquum [nipote del fu imperatore Iedolas Aldercapt, ndr], appartenente alla famiglia imperiale di Niflheim, e quindi legata alle persone che hanno assassinato la madre di Luna. A Luna non importa.
  • Luna si rende conto che le rovine in questione sono un tempio nel quale si era allenata una volta, e per questo motivo conosce un passaggio segreto per accedervi. All’interno, vede una statua di Aera Mirus Fleuret ek attraverso i ricordi della prima Sciamana, ha una visione di Ardyn nei panni di guaritore. Luna si rende conto che il suo nuovo potere è lo stesso di Ardyn, e che pertanto, oltre che per combattere i demoni, può essere usato per “curare” la piaga delle stelle assorbendola dalle persone, per riportare i daemon recentemente trasformati alla loro forma originale. Aera racconta a Luna della caduta di Ardyn e del rifiuto del suo destino da parte sua. Chiede quindi a Luna di salvarlo.
  • Tra le rovine, le ragazze trovano una gigantesca spada, nonché un’altrettanto gigantesca lancia che Luna pensa appartenga a Odino, uno dei ventiquattro Messaggeri. L’arma venne usata nella Grande Guerra dei Siderei. L’Ardente Ifrit tentò di distruggere l’umanità e la lotta tra umani e divinità si trasformò in una guerra tra dei. Bahamut, che era al di sopra degli altri dei, ne fu contrariato, e per questo tentò di distruggere tutti gli altri dei ed Eos insieme a loro. Shiva, Titan, Leviathan e Ramuh difesero Eos dagli attacchi di Bahamut, ma uscirono esausti dal conflitto e si addormentarono.
  • Sol osserva che questo racconto è diverso da quello che conosceva, ma Luna ha appreso quel che sa da Gentiana.
  • Le due si imbattono in Biggs e Wedge, che rimproverano Sol per averli raggiunti dopo che le era stato detto di non farlo. Luna sostiene che salvarli faceva parte del suo dovere di Sciamana (anche se si tratta di una bugia). Più avanti trovano dei daemon e una grande caverna contenente Sapphire Weapon. La sconfiggono, ma così facendo Luna assorbe una grande quantità di energia daemonica.
  • Si rendono conto che, anche se Aranea dovrebbe essere vicina, lei non è venuta in soccorso della sua figlioccia. Si imbattono quindi in un daemon dai capelli argentei che porta con sé una lancia: Aranea aveva dato ordine che le rovine venissero sigillate perché già aveva iniziato a trasformarsi.
  • Luna abbraccia la versione daemonica di Aranea e la riporta alla forma umana. Sfortunatamente, questa è la goccia che fa traboccare il viso e che fa sì che la stessa Luna si trasformi in un daemon. Quando Aranea riprende i sensi, attacca immediatamente Luna per proteggere Sol dal “daemon”.
  • Luna, che seppur nella forma di daemon mantiene il controllo di se stessa, viene legata e portata a Lestallum, dove i cacciatori e gli Angoni cercano di decidere cosa fare di lei. Sono scettici sul fatto che la Sciamana sia tornata in vita. Cor pensa di liberarsi di lei e chiede a Ignis di confermare di aver visto la Sciamana morta. Ignis dice che lo era sicuramente, ma dice anche di aver visto il suo corpo svanire nel nulla.
  • Gentiana appare a Luna in sogno e le dice che non deve fidarsi di Bahamut, poiché il suo scopo è quello di usarla per raccogliere l’oscurità, compresa l’oscurità all’interno di Ardyn. Lo scopo del Belligerante è quello di usare l’oscurità insieme al proprio potere per eseguire la “convocazione finale”, Teraflare.
  • Luna domanda perché il Sidereo voglia fare una cosa del genere e Gentiana spiega che Bahamut è il dio supremo, che risiede nei cieli e che è separato dal pianeta. Per lui, gli umani sono come fiori; non riesce a distinguerli l’uno dall’altro, e secondo lui i fiori danneggiati da malattie o parassiti devono essere rimossi. Non essendo riuscito a distruggere Eos con Teraflare durante la Grande Guerra dei Siderei, Bahamut vuole essere certo di riuscire nel suo intento questa volta.
  • Viene spiegato anche che Bahamut esiste sia in questo regno che in quello dell’aldilà e che, a meno che non venga distrutto in entrambi, risorgerà. Tuttavia, non è necessario ucciderlo per fermare Teraflare. A questo punto, Gentiana viene notata da Bahamut, che le impedisce di parlare ulteriormente.
  • Luna si sveglia legata in un hotel a Lestallum, furiosa per il modo in cui Bahamut ha usato Ardyn. Determinata ad aiutare Luna, Sol elabora un piano per farla fuggire. Viene scoperta in flagrante da Aranea, la quale decide di aiutare le ragazze anziché ostacolarle. Luna e Sol riescono a malapena a fuggire mentre viene dato l’allarme. Le due prendono il sidecar e si dirigono verso Insomnia.
  • Luna scrive un altro messaggio sul proprio quaderno e dice a Umbra di recapitarlo a Noctis quando arriverà il momento.
  • Luna entra nella sala del trono, e Ardyn la saluta con: “Temo che la fortuna non ti arrida. La persona che vuoi vedere non è qui”. Tuttavia, Luna dice di essere lì per parlare con lui. “Parlare? – risponde Ardyn – Cosa potrebbe mai volermi dire un burattino degli dei? E io che pensavo fossi venuta per uccidermi”. Luna riflette sul fatto che, in passato, entrambi sono stati marionette nelle mani degli dei, e gli chiede quindi di collaborare con lei. Ardyn è sorpreso dall’aspetto della ragazza ma, soprattutto, dal fatto che lei non voglia combattere bensì cooperare per fermare l’epurazione voluta da Bahamut.

Alcune immagini contenute nell’artbook dell’edizione “Celebration Box” di Final Fantasy XV -The Dawn of the Future-.