In questa pagina trovate un riassunto per punti del capitolo del romanzo Final Fantasy XV -The Dawn of the Future- incentrato sul personaggio di Noctis. Come già riportato, il romanzo (novel) è stato pubblicato in Giappone lo scorso 25 aprile e racconta ciò che avrebbero dovuto raccontare i DLC del secondo Season Pass di FFXV, del quale venne annunciata la cancellazione l’8 novembre 2018. Del libro non esiste ancora una traduzione ufficiale, che tuttavia sarà pubblicata prossimamente.

Il seguente riassunto racconta gli eventi del DLC che avrebbe dovuto intitolarsi “Episode Noctis”. Le vicende sono successive a quelle narrate nel capitolo dedicato a Lunafreya (che potete leggere cliccando qui) e portano alla conclusione del romanzo. Buona lettura e… fateci sapere la vostra opinione su questo finale alternativo della storia di Final Fantasy XV.

  • Il capitolo si apre con Noctis che combatte delle ombre all’esterno del palazzo reale di Insomnia, sentendo che c’è qualcosa di strano. È solo e lo scenario è incolore. Appaiono figure spettrali che indossano armature dorate e che iniziano a sparargli contro. Non assomigliano ai soldati di Niflheim. Improvvisamente si rende conto che Ignis, Gladio e Prompto dovrebbero essere lì, eppure non ci sono.
  • Entra nel palazzo reale, ma si accorge che non è il palazzo che conosceva. Il trono è illuminato di blu. Si siede sul trono e sente una voce che dice: “Questo non è mio, ma non appartiene a nessun altro”. Percepisce una presenza inumana. Noctis si rende conto di essere in un sogno e Bahamut inizia a parlare. “Sei dentro il Cristallo – dice – dove dimora l’anima della Stella. Un luogo dove tu puoi ottenere il potere di diventare il vero re. Ricevi i ricordi incisi nel Cristallo e adempi il tuo compito”.
  • Noctis si ricorda degli eventi a Gralea e nella fortezza Zegnautus: ha lasciato indietro i suoi amici per correre verso il Cristallo ed esserne risucchiato, poi ha parlato con Ardyn. Ha una visione del Cristallo che viene portato su Eos, del cielo che diventa blu e della terra che diventa verde. Vede una sala costruita per contenere il Cristallo e vede la popolazione aumentare. Vede i genitori di Ardyn e Somnus dare ai figli le lame di Rakshasa e Yaksha nella speranza che i due possano regnare insieme, ma poi assiste al conflitto tra i fratelli dopo la morte dei genitori… Tutti i ricordi contenuti nel Cristallo, a partire dall’inizio dei tempi.
  • Vede i ricordi di Ardyn insieme ad Aera, e in qualche modo simpatizza con lui, ma poi assiste anche all’uccisione di Luna per mano sua; un gesto compiuto per il solo gusto di ferirlo, un gesto ancora imperdonabile, a prescindere dalle cose buone che Ardyn possa aver fatto in passato. Noctis si chiede se anche lui stesso non possa essere perdonato, poiché stringere alleanze con gli dèi per il proprio bene l’avrebbe uccisa comunque, e sacrificare la gente per il bene del regno è esattamente il modo di pensare di Somnus.
  • Vede la prigionia di Ardyn, e anche l’insediamento del regno di Somnus e dei molti re che gli sono succeduti: alcuni persino più crudeli di Somnus, altri fin troppo buoni. Vede anche la fondazione di Tenebrae, Niflheim e Accordo, e si rende conto che le persone sono tutte uguali. Ardyn viene liberato da Niflheim, Regis viene scelto come uno dei Re di Lucis [Rulers of Yore, ndr] e riceve la profezia mentre tiene tra le braccia un giovane Noctis.
  • Noctis pensa che, se Ardyn non fosse stato liberato in quel periodo, non sarebbe stato attaccato da un daemon, non sarebbe andato a Tenebrae e non avrebbe incontrato Luna. Il suo rapporto con Gladio e Ignis sarebbe stato diverso. Verstael non avrebbe avuto successo con i suoi esperimenti Magitek e quindi Prompto non sarebbe mai esistito. Il palazzo di Fenestala non sarebbe stato attaccato, e Luna e Ravus sarebbero rimasti lì con la loro madre. Eppure, pensa, il destino è stato deciso dagli dèi e non c’è altra via.
  • Vede Ignis e Ravus arrivare all’altare. Ravus dice che il compito della Sciamana continua anche dopo la morte, e il corpo della ragazza scompare come in Episode Ignis. Ha anche una visione di Luna nell’atto di formare la sua prima alleanza con Shiva e la fuga della ragazza da Insomnia con l’anello di Lucis.
  • Si rende conto di ciò che Luna ha attraversato mentre lui era in viaggio con i suoi amici e si godeva con loro il mondo esterno per la prima volta. “Mi dispiace, mi dispiace, non lo sapevo…”. Comprende finalmente la rabbia di Ravus, e si sente immaturo e ignorante per non aver prestato attenzione alle persone che avevano cercato di stargli vicino e che l’avevano sostenuto. Ricorda Cor e Gladio quando gli avevano detto di mettersi in riga.
  • Vede il sacrificio di Ignis ad Altissia, e si rende conto che Ignis non gli ha mai chiesto di non causargli altro dolore. Si rende conto fino a che punto è stato infantile, tenuto al sicuro da tutti, e si chiede se potrà mai fare ammenda.
  • Vede la sua futura battaglia con Ardyn, il suo sacrificio sul trono e il suo passaggio nell’aldilà, dove scompare. Deve morire per impedire che il pianeta venga consumato dall’oscurità. Fa i conti col proprio destino: sa che è inevitabile, eppure ne è spaventato; non vuole perdere tutto, né per colpa dell’oscurità né per colpa della morte; vuole vivere.
  • Alza lo sguardo e vede suo padre, Regis. Si rende conto che suo padre lo ha cresciuto con la consapevolezza di quello che sarebbe stato il suo destino; per questo ha cercato di far sì che vivesse felicemente, e per questo lo ha mandato via con un sorriso. Si scusa con lui. Sente Regis dire che i genitori dovrebbero preoccuparsi dei loro figli, mentre i figli non dovrebbero preoccuparsi dei loro genitori. “Detto questo, non sei più un bambino… Un re non può guidare il suo popolo restando immobile. Un re va avanti, sempre, accetta le conseguenze e non si volta mai indietro”.
  • Regis porge a Noctis la propria spada, dicendogli che serve a proteggere le persone e ciò che ama. Svanisce quando Noctis accetta l’arma.
  • Noctis pensa alle persone e alle cose che ama, alle persone e ai luoghi che ha incontrato durante il suo viaggio. Più di ogni altra cosa, non vuole che il sacrificio di Luna sia stato vano. Voleva salvarla più di ogni altra cosa ma, dal momento che non ci è riuscito, vuole almeno che ne sia preservato il ricordo. Si siede sul trono e ordina a se stesso di pensare e decidere. Si risveglia nella cella di Ardyn ad Angelgard.
  • Incontra Umbra e riceve il quaderno sul quale Luna ha scritto “Sto bene” e nel quale la ragazza parla di come si sente e del suo viaggio. Si rende conto che sono passati dieci anni e che il Cristallo gli ha mostrato solo i ricordi precedenti al suo ingresso nel Cristallo. Giura che non perderà più nessuno come ha fatto con Luna e dice a Umbra che restituirà il quaderno a Luna stessa. L’ultimo messaggio della ragazza dice: “Ti aspetterò al palazzo reale”.
  • Con una barca raggiunge Galdin, dove incontra Sol, la quale da tempo controllava l’area diverse volte al giorno in attesa del suo ritorno. Lui conosce già la ragazza grazie a quanto letto sul quaderno di Luna e le dice che si fida di lei. Umbra svanisce dal momento che ora c’è Sol a guidare Noctis. Sol riceve una chiamata, dice al suo interlocutore di essere con il re e chiede se deve passarglielo al telefono, ma alla fine sospira e riattacca.
  • Si trattava di Gladio, che non poteva parlare perché “ha un ospite”. Gladio ha detto di incontrarlo a Hammerhead. Noctis chiede se i suoi tre amici stiano bene. È preoccupato per Ignis, che è ancora cieco, e per Prompto, che potrebbe avere difficoltà a combattere e mirare a causa dell’oscurità. Sol gli dice che Prompto sta aiutando Cindy nel trasporto delle merci, mentre riguardo a Ignis dice che, in ogni caso, nessuno riesce a vedere granché al buio. Sol dice che tutti saranno felici di rivedere Noctis.
  • Sol parla un po’ del suo incontro con Luna e di come lei abbia buttato le provviste dal sidecar la prima volta che si sono incontrate. Dice che Luna è pessima nei giochi di carte ma incredibilmente brava nel gioco del coltello. Noctis ricorda che era abituato a praticarlo mentre Ignis gli rivolgeva delle espressioni molto indifferenti. Noctis, come Luna, aveva iniziato a cimentarsi in quel “gioco” dopo averlo visto fare da Ravus.
  • Sol dice che la cosa che la sorprende di più di Luna è il suo “compito”, ossia affrontare Ardyn, e Noctis la interrompe stupito per chiederle spiegazioni.
  • Nel suo quaderno Luna accenna al fatto di voler raggiungere il palazzo reale per parlare con Ardyn (che è in effetti il suo piano attuale), ma non ha mai scritto che Bahamut le ha chiesto di uccidere Ardyn. Noctis si chiede perché Bahamut le abbia dato una missione del genere se è Noctis a possedere l’anello, che presumibilmente è l’unica arma possibile contro Ardyn. Chiede spiegazioni a Sol e scopre che Luna ora ha  il potere di assorbire i daemon. Dato quello che sa del passato di Ardyn, questa scoperta lo preoccupa molto.
  • Sol ammette che Luna è diventata una daemon, e che la colpa è sua, perché le ha chiesto di andare in soccorso di Aranea. Noctis la rassicura dicendole che Luna l’avrebbe aiutata comunque, perché è quel tipo di persona. Noctis le dice di contattare Gladio e dirgli che sta andando direttamente al palazzo reale per cercare di salvare Luna. Si rende conto che gli dèi non concedono mai abbastanza potere per salvare tutti e che quindi dovrà fare tutto da solo.
  • Nel frattempo, Luna non sta avendo molto successo nel convincere Ardyn a collaborare. Lui la prende in giro per aver pensato che lui avrebbe lavorato con una marionetta degli dei, la stessa marionetta che avrebbe dovuto ucciderlo. Luna risponde che il piano di Bahamut è quello di distruggere tutto su Eos, e Ardyn dice che il piano in questione “suona bene”. Le chiede di andarsene dal momento che sta aspettando un altro ospite. A questo punto, Luna dice ad Ardyn che Aera Mirus Fleuret le ha chiesto di salvarlo, al che Ardyn le intima di stare zitta. Quando lei insiste, lui invoca Ifrit.
  • Noctis lascia Sol a Hammerhead [ignorando i suoi compagni che si trovano lì, ndr] e tira dritto verso Insomnia. Incontra un re di Lucis in forma daemonica e lo affronta da solo, rimpiangendo l’assenza dei suoi amici. Ad un certo punto riesce a rompere la maschera del re, sotto la quale trova il volto di Somnus.
  • Noctis si rende conto di assomigliargli e pensa a come questo possa far sentire Ardyn. Somnus esprime dispiacere per suo fratello e chiede a Noctis di salvarlo. Noctis acconsente e Somnus lo ringrazia. Noctis si domanda perché gli dèi non abbiano mai dato poteri come quelli di Ardyn a Somnus o a chiunque altro. E anche perché abbiano dato quei poteri a Luna ora.
  • Nel frattempo, Luna sta tentando di assorbire la piaga delle stelle da Ifrit e, allo stesso tempo, sta ancora discutendo con Ardyn. Ardyn dice che la distruzione del mondo non lo turba affatto, ma aggiunge che sarebbe “perfetto” se potesse uccidere anche Bahamut. Luna cerca di convincerlo del fatto che Bahamut non può essere ucciso finché continua ad esistere nell’aldilà, e che pertanto hanno bisogno di lavorare insieme. Intanto, è sfinita dal suo combattimento con Ifrit.
  • Ciononostante, riesce a liberare il dio dalla piaga. Ifrit si volta per attaccare Ardyn. Luna non vuole che questo scontro accada, quindi chiede rapidamente a Ifrit di stringere un patto con lei. Alla fine, Ifrit acconsente.
  • Ardyn applaude e dice di aver assistito a uno spettacolo divertente. Luna perde conoscenza.
  • Noctis arriva al palazzo reale e Ardyn lo accoglie dicendo: “Temo che la fortuna non ti arrida. Sei arrivato un po’ troppo tardi”. Luna si è trasformata del tutto in un mostro. Noctis chiede di sapere cosa le ha fatto, ma Ardyn risponde che lei ha deciso di rimuovere la piaga dall’Ardente di sua spontanea volontà. Luna attacca Noctis con la sua lancia mentre Noctis la implora di riconoscerlo.
  • Una gigantesca spada cade dal cielo, e si sente la voce di Bahamut dire che il ruolo del re è finito. Bahamut concesse poteri agli umani perché ponessero fine al flagello, ma questi hanno continuato a comportarsi scioccamente e pertanto non li proteggerà più. Ha intenzione di porre fine alla vita su Eos. Questo è il nuovo destino che deve essere accettato. Comanda a Luna di dare sfogo al suo potere di regina dei daemon. Luna sale a mezz’aria e rilascia una scarica di energia che distrugge la stanza del trono.
  • Ardyn si risveglia dopo aver perso conoscenza e vede Luna circondata da quelle che sembrano essere copie più piccole di Bahamut. Si rende conto che Bahamut sta preparando Teraflare, e anche che la sua esistenza su Eos e nell’aldilà implica che non possa né essere ucciso né colpito dalla piaga delle stelle. Tuttavia, se usa Teraflare e fallisce, potrebbe essere costretto a tornare in letargo, nello stesso modo in cui gli dei dovettero riposare dopo la Grande Guerra dei Siderei.
  • Bahamut solleva il palazzo reale in aria in modo che gli umani non possano raggiungere il Cristallo. Ardyn effettua una proiezione verso l’edificio, sapendo che anche Noctis cercherà di raggiungere Luna.
  • Anche Noctis riprende conoscenza e vede il palazzo fluttuare in un cielo sempre più scuro, al di sopra del quale Luna sta cantando per invocare Teraflare. Terrorizzato all’idea di perderla nuovamente, cerca di proiettarsi verso l’edificio, ma viene ostacolato da un esercito di piccoli Bahamut. Più ne sconfigge più questi sembrano aumentare di numero.
  • Arrivano Prompto, Gladio e Ignis. Gladio dice a Noctis che è in ritardo, e Noctis risponde: “Anche voi!”. “Non mi sembra il momento migliore per una rimpatriata”, ribatte Ignis.
  • “Ignis, istruzioni!”, dice Noctis. “Tutti insieme!”, gridano i quattro. Noctis riflette sul fatto che insieme combattono ancora bene come dieci anni prima. Anzi, Prompto ha migliorato le sue abilità, Gladio è diventato ancora più forte e Ignis ha completamente superato la perdita della vista. Ha l’impressione di vederli combattere come se non si fossero mai separati l’uno dagli altri.
  • Sol, Aranea, Biggs e Wedge appaiono a bordo della loro aeronave e urlano a tutti di salire a bordo. Uno dei piccoli Bahamut sbatte contro l’aeronave questa e si schianta all’interno della piazza antistante il palazzo reale, che nel frattempo sta continuando a galleggiare nell’aria. L’attacco dei piccoli Bahamut cessa e Noctis si rende conto che Bahamut non vuole rischiare di danneggiare il Cristallo. La pausa però è soltanto temporanea.
  • Sol, Aranea, Biggs e Wedge restano indietro per riparare l’aeronave in modo che tutti possano partire in sicurezza, mentre Noctis e amici vanno avanti. Noctis e Ignis discutono dell’opportunità di inviare un messaggio a Lestallum per preparare i cittadini all’evacuazione (anche se non sono sicuri di dove questi possano evacuare). Sol chiede a Noctis di salvare Luna.
  • Noctis chiede a Ignis se sta camminando troppo velocemente ma, a differenza di dieci anni prima, Ignis non ha problemi a tenere il passo e dice che bisogna affrettarsi per salvare Lady Lunafreya. Vengono interrotti dall’apparizione di Ardyn. “Non dovevate uccidermi?”, dice Ardyn. I chocobros rispondono di non avere il tempo di occuparsi di lui.
  • Ardyn spiega che, se tentano di salvare Luna, ne interromperanno il piano, il quale (secondo Ardyn) sarebbe stato quello di parlare con lui, richiedere il suo potere oscuro e permettere a Bahamut di scatenare Teraflare, facendo intervenire gli altri dèi per portare Bahamut allo sfinimento e, di conseguenza, al sonno. Ardyn spiega che, dal momento che Bahamut esiste anche nell’aldilà, non può essere ucciso: possono soltanto costringerlo a dormire.
  • Ignis dice che il piano è troppo avventato e Ardyn si dice d’accordo. Pertanto, chiede a Noctis di dargli l’anello di Lucis e lo attacca. Noctis si rende conto che, nelle attuali circostanze, il suo compito di sconfiggere Ardyn è diventato privo di significato, ma gli dà comunque la “battaglia dei re” che desidera tanto. Capisce anche che il piano di Ardyn è quello di andare nell’aldilà, prendere il potere dei re di Lucis con sé e, laggiù, combattere Bahamut (questo perché la parte di Ardyn che si trova attualmente nell’aldilà non è in grado di fare granché combattendo).
  • Ardyn schernisce Noctis; gli chiede se quello è davvero il potere del vero re e mette in dubbio il fatto che fosse destinato ad essere sconfitto da un re così debole. Noctis ricorda di aver assistito all’interno del Cristallo al rifiuto di Ardyn di sottostare alla volontà di Bahamut. Pensa ai fardelli che gli dèi impongono agli umani e alla loro mancanza di empatia. Chiede ad Ardyn se lui pensa che si salverà uccidendo Bahamut. Ardyn dice che non gli importa se verrà salvato o meno.
  • Noctis invoca la spada del padre e trafigge Ardyn, ma non abbastanza profondamente da ucciderlo. Ardyn si domanda perché non stia adempiendo al suo compito. Noctis dice di essere tornato per uccidere Ardyn perché pensava che, così facendo, avrebbe eliminato l’oscurità dal pianeta, ma aggiunge che, ora che Bahamut ha intenzione di eliminare l’umanità, non ha senso ucciderlo. Rimuove la spada dal corpo di Ardyn e chiede se, nel caso in cui Ardyn riesca a sconfiggere Bahamut nell’aldilà, l’umanità sarà salvata. “Probabilmente”, risponde Ardyn, anche se quello non è il motivo per cui intende sconfiggere il dio.
  • Noctis dice di aver deciso che nessun altro verrà sacrificato per il bene del mondo. Dice che non può perdonare Ardyn per aver ucciso Luna, e che lo odia; al tempo stesso, tuttavia, Ardyn fa parte del mondo che ha giurato di proteggere. E, inoltre, il Mistico gli ha chiesto di salvare suo fratello. “Non voglio sacrificare nessuno. Ma se questo implica salvare te…”
  • Ardyn ammette che Noctis è diventato adatto per essere il vero re, per quanto la cosa lo irriti. Noctis convoca i Re di Lucis e chiede loro di permettere ad Ardyn di usare l’anello, affinché possa salvare il mondo. Somnus appare e acconsente; chiede ad Ardyn di permettergli almeno di scusarsi in questo modo: “Non mi aspetto di essere perdonato, ma mi scuserò. Quante volte vorrai”.
  • I Re di Lucis avvertono Ardyn che, se userà l’anello con il suo attuale corpo daemonico, potrebbe sbriciolarsi in mille pezzi, bruciare vivo o provare il dolore della morte, nonostante egli abbia il sangue dei Lucis Caelum. Ardyn accetta, affermando che tali dolori non sono niente di nuovo per lui.
  • Noctis e gli altri si addentrano nel palazzo. Prompto si lamenta del fatto che devono salire le scale anziché utilizzare dell’ascensore. Raggiungono il tetto, dove Luna in versione daemon sta ancora cantando e raccogliendo a sé l’oscurità. Si chiedono cosa possano fare per fermarla. L’esercito dei piccoli Bahamut si presenta e attacca; Ignis dice a Noctis di lasciare che siano i suoi amici ad occuparsene.
  • Ifrit parla con Noctis e gli dice che un patto è stato formato. Noctis ha una visione di Luna nell’atto di formare l’alleanza con lui e si rende conto che lei lo ha aiutato ancora una volta. Viene chiarito che Ardyn ha acconsentito a formare il patto con Luna perché questa lo ha liberato dal controllo di Ardyn.
  • Appaiono gli altri dèi: Shiva, Titano, Ramuh e Leviatano. La voce di Bahamut annuncia: “Il potere è al massimo. Lasciate che le mie lame annientino la sciocca umanità”. Gli altri dèi diffondono il loro potere su Eos per proteggerlo. Bahamut continua a parlare, dicendo agli dèi che se si alleano con gli umani distruggerà anche loro. Svuotata dei suoi poteri daemonici, Luna cade dal cielo. Noctis la afferra ed effettua una proiezione per portare entrambi in salvo.
  • Luna sta sognando di parlare con Noctis in un campo di fiori di Sylle. Entrambi hanno l’aspetto di bambini, come nella scena della morte di Luna. “Sei venuto per incontrarmi”; “Ho promesso che l’avrei fatto”.
  •  Noctis dice che se è arrivato fin lì è stato grazie ai suoi amici; anche Luna dice di aver fatto quel che ha fatto grazie agli altri. Luna gli spiega di aver vissuto per adempiere la sua missione di Sciamana. Tuttavia, dopo aver incontrato Sol, si è resa conto dei propri desideri ed ha iniziato a vivere per se stessa, piuttosto che morire per la propria vocazione o per il bene di qualcun altro. I due acquistano l’aspetto di adulti e Luna sente Noctis pronunciare il suo nome per la prima volta con la sua voce da adulto. “Questo potrebbe essere il nostro ultimo addio – dice Luna – quindi permettimi di dirlo. Noctis, voglio vivere con te”.
  • Luna inizia di nuovo ad affondare nell’acqua, e lei e Noctis cercano l’uno di raggiungere l’altra. “Vivi con me!”, dice Noctis, e questa volta lei sente chiaramente il suo grido. Lei si sente sfiorare la mano, ma tutto si fa scuro.
  • Noctis si sveglia con Luna tra le braccia e Ignis, Gladio e Prompto attorno a lui. Gli amici gli confermano di stare bene (anche se sono provati dai combattimenti) e gli dicono che Luna ha il polso debole ma presente. Noctis affida loro la ragazza e si appresta a combattere Bahamut.
  • Nel frattempo, Ardyn sale le scale e si siede sul trono, e riflette sulle ironie della vita. Conficca la propria spada a terra e convoca i Re di Lucis [come fa Noctis nel finale di FFXV]. Il dolore è ancora più intenso rispetto a quello da lui provato quando Bahamut aveva convocato l’immagine di Aera per torturarlo. È come se stesse bruciando vivo, ma riesce a chiamare Somnus affinché questo infligga il colpo finale.
  • Noctis aveva pensato che, poiché Bahamut stava usando l’oscurità per alimentare Teraflare, questa sarebbe svanita, tuttavia il cielo è ancora denso di oscurità. O l’invocazione di Teraflare non era stata completata, oppure semplicemente l’oscurità era troppa. Bahamut rimprovera Noctis per aver tentato di combattere il dio supremo da debole umano quale è. Noctis risponde di non aver ottenuto quel potere da solo. Pensa che, sebbene Bahamut abbia creato l’anello, il suo potere proviene dalle generazioni dei Lucis Caelum che l’hanno indossato. Cerca di attaccare Bahamut come fatto con Leviatano ad Altissia, ma viene respinto dalla forza molto più grande di Bahamut.
  • Viene afferrato da Ifrit e ricompaiono i cinque dèi, i quali affermano che il loro compito è difendere Eos. Sebbene risultino notevolmente indeboliti dopo essersi difesi da Teraflare, combattono al fianco di Noctis. Combinando il fuoco di Ifrit e il ghiaccio di Shiva con gli attacchi di Noctis, riescono a rompere la maschera di Bahamut. Noctis si rende conto che Bahamut somiglia sia a Somnus che a se stesso. Noctis si chiede se Bahamut abbia sempre avuto l’intenzione di rendere re fondatore qualcuno che gli assomigliasse, oppure se il Belligerante abbia cambiato idea quando ha visto che il fratello minore della famiglia Caelum, crescendo, stava diventando sempre più simile a lui.
  • Nel frattempo, nell’aldilà, Ardyn si confronta con la versione di Bahamut che abita lì. Chiama a sé i Re di Lucis, e Somnus lo affianca. Ardyn scatena il loro potere su Bahamut, che lo definisce un pazzo, aggiungendo che così facendo distruggerà anche tutti gli dèi e il Cristallo. Ardyn risponde che la cosa gli sta bene. L’anima di Ardyn comincia a sgretolarsi e a svanire, e lui pensa che non sia un problema scomparire ed essere dimenticato dal mondo. Appare quindi Aera, la quale gli ripete che non lo dimenticherà mai, anche se il mondo dovesse dimenticarsi di lui. Ardyn le chiede di stare con lui sempre e, nei suoi ultimi istanti, ascolta la risposta di lei.
  • Nel mondo reale l’oscurità nel cielo inizia a dissiparsi e Bahamut si lamenta della stupidità degli umani, i quali stanno commettendo un atto che li danneggerà, dal momento che perderanno per sempre la guida e la protezione degli dèi. Noctis pensa che, nonostante l’umanità sia sciocca e incline a ripetere i propri errori, non abbia bisogno di una guida così capricciosa.
  • Noctis colpisce Bahamut e il palazzo reale inizia a cadere insieme a tutti quanti. Chiede a Titano di catturare il palazzo e il Cristallo risucchia l’oscurità e l’energia daemonica rimanenti, per poi frantumarsi. Titano afferra Luna (che è ancora incosciente), mentre gli altri personaggi saltano sulla mano del Sidereo per fuggire prima che il palazzo crolli.
  • A terra, Noctis si chiede se Luna si sveglierà mai dal momento che è stato Bahamut ad averla riportata in vita. Appare Gentiana, la quale dice che quello è un addio e spiega che, poiché il Cristallo e gli dèi non esisteranno più, l’umanità rimarrà sola nel mondo. Come regalo di addio, resuscita Luna.
  • Noctis abbraccia Luna, e piangendo saluta per sempre Gentiana. I personaggi, tutti insieme, ammirano il sorgere dell’alba ed esultano sorridenti.
  • Il capitolo (nonché il romanzo) termina con un epilogo dalla prospettiva di Regis, il quale racconta come ogni regione si stia riprendendo dai danni; parla del matrimonio di Noctis e Luna ad Altissia e ringrazia Cor, Cid, Cindy, Gladiolus, Ignis e Prompto per aver contribuito a portare Noctis e il resto dell’umanità fino a quel punto. Si congratula infine con Noctis e Luna per il loro matrimonio e augura loro di essere felici.

Alcune immagini contenute nell’artbook dell’edizione “Celebration Box” di Final Fantasy XV -The Dawn of the Future-.