Lo scorso 11 aprile è stato aggiornato il sito ufficiale di The Lodestone dedicato a Shadowbringers, l’espansione di Final Fantasy XIV in uscita il prossimo 2 luglio. Nuove informazioni e nuove anticipazioni ufficiali arrivano quindi a cavallo tra i Fan Fest e la prossima Live Letter del produttore Naoki Yoshida. Si tratta soltanto di poche e frammentarie novità, ma vale la pena soffermarci ad esaminarle.
Le news si dividono in tre categorie: Story, Gameplay (Challenges) e Systems; ma non illudiamoci, per ora le info sono solo, esclusivamente di lore e ambientazione.
Story
Iniziamo dalla categoria Story: arriva subito la grande smentita alle mie previsioni, ovvero la conferma che tutte le nuove aree presentate finora saranno su “The First”, la dimensione parallela che visiteremo in Shadowbringers. Non ci sono quindi, almeno per il momento, parti del regno di Dalmasca visitabili, anche se così la storyline di Return to Ivalice ci aveva lasciato sperare. Facendo però un parallelismo con Stormblood e Heavensward, dove erano presenti sei aree e tre zone cittadine, mancherebbe ancora qualcosa all’appello, quindi non è detta l’ultima parola per il nostro mondo d’origine.
Vediamo ora una per una le note di lore presentate per le prime sette aree visitabili che sono state annunciate.
The Crystarium
Una vivace città che sorge ai piedi della Crystal Tower in seguito alla sua improvvisa apparizione a Lakeland. È considerato un luogo sicuro da genti di ogni razza e cultura, le quali offrono il loro contributo nella resistenza contro gli spietati Sin Eaters. La nota interessante è sapere che la Crystal Tower non è stata costruita, bensì è apparsa di colpo nella sua interezza in questa dimensione, abbastanza tempo fa da far erigere una città nelle immediate vicinanze.
Eulmore
La sua influenza si estendeva alla maggior parte dell’isola di Kholusia. Questa nazione, un tempo grande potenza militare, fu un baluardo contro l’invasione dei Sin Eaters. Gli ultimi anni hanno visto un drastico cambiamento nella popolazione di Eulmore, con le classi più abbienti che hanno cominciato gradualmente a disinteressarsi dei gravi problemi del mondo, per lasciarsi andare a dissolutezza e scadimento. Nel mini trailer di questa città e in alcune immagini, possiamo vedere che la reggia al centro, con le sue enormi ricchezze, è in netto contrasto con le periferie, dove regna povertà e disperazione. L’imminente e apparentemente inevitabile arrivo della fine del mondo ha portato a questa divisione all’interno della città.
Rak’tika
Un tempo, molto prima che i suoi altissimi alberi fossero solo semi, questa foresta millenaria ospitava la capitale di una civiltà con avanzatissime conoscenze magiche, l’Impero di Ronkan. Ciò che rimane oggi sono solo pietre lavorate che si possono intravedere all’ombra della fitta vegetazione. Quella che probabilmente è la patria delle Viis, le Viera di The First, somiglia molto alla giungla di Golmore di FFXII, ma si sovrappone una nota di lore riguardante questa antica civiltà scomparsa, di cui non sappiamo nulla se non l’esistenza di una grande abilità nell’uso della magia che potrebbe aver forse portato ad un cataclisma, un po’ come è successo alla nostra civiltà Allagan a causa della sua tecnologia.
Amh Araeng
Regione ai bordi della distesa desertica meridionale di Norvrandt, si trova nel punto in cui si è fermata l’avanzata del Flood of Light. Questo luogo particolarmente inospitale rappresenta la linea che divide la vita da ciò che viene consumato dalla Luce. Quest’area, mostrata per la prima volta a Las Vegas, viene quindi posizionata ufficialmente in The First. Purtroppo non sappiamo al momento molto di più, a parte la presenza di quella che sembra una vera e propria onda gigantesca e solidificata, costituita da un materiale che potrebbe essere pura Luce, in grado di trascinare, proprio come uno tsunami, tutto ciò che incontra, strutture comprese. Guardando con attenzione l’artwork dedicato a questa zona, possiamo notare una sorta di nevischio fatto di piccoli cristalli di luce, quindi non si può escludere che qui si possa verificare un particolarissimo ed unico fenomeno atmosferico a causa della vicinanza con questa enorme formazione cristallizzata.
Il Mheg
Nascosta tra le montagne, questa landa incantata un tempo ospitava il Regno di Voeburt. Quando gli uomini se ne andarono a causa del Flood of Light, la regione venne colonizzata da creature fatate, prime tra tutte le scherzose e allegre Pixie. Nessuna novità su quel che sapevamo di questa zona, fatta eccezione per questa nota di lore dedicata ad un regno preesistente che potrebbe aver abbandonato delle strutture diventate poi patria delle Pixie. Queste creaturine saranno una beast tribe e la loro descrizione ci dice che padroneggiano la magia come nessun altro in Norvrandt, ma non estendono la loro influenza oltre questa vallata. Come spiegato nella sezione successiva dedicata ai Trial, Titania è la sovrana indiscussa di tutte le popolazioni fatate di Il Mheg: è una creatura di grande potere e la sua autorità è superiore alle differenze tra le varie comunità di esseri che vivono in questa regione. Tra questi popoli si annoverano anche i Nu Mou, razza che presenta tratti canini, proveniente dal mondo di Ivalice: questa è una novità interessante, perché non solo scopriamo che questa tribù ha sede in The First, ma che addirittura condivide la regione d’origine con le Pixie, generando il sogno per ora inarrivabile di avere due beast tribe per combattenti nella stessa regione; una circostanza che, implicando minori spostamenti, riduce i tempi necessari per portare a termine le relative quest. I Nu Mou al momento non sembrano avere un Primal totemico specifico, ma sembrano condividere Titania con gli altri popoli di Il Mheg.
Kholusia
La più grande isola del Norvrandt, controllata per lo più dal regno di Eulmore, la città dei piaceri ultimi. In confronto ad altre regioni, questa è nota per aver subito meno attacchi da parte dei Sin Eater, quindi è considerata un luogo relativamente sicuro per i rifugiati. Ecco una nuova area che mai era stata presentata durante i Fan Fest, una gradita sorpresa che porta con sé anche un’evidente citazione: questa immagine di Kholusia ricorda in maniera imbarazzante la Barriera de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e persino la sua descrizione parla di una zona protetta dagli attacchi dei Sin Eater e, di conseguenza, piuttosto sicura. In questa regione, più precisamente sul Monte Gulg, vivono anche i Dwarf. Attenzione, non è la prima volta che il Monte Gulg compare nella saga: è presente anche nel primissimo Final Fantasy, e al suo interno i guerrieri della luce trovano Marilith e il Cristallo del Fuoco. Questo potrebbe non aver nulla a che fare con la beast tribe dei Nani che, come già notato durante l’ultimo Fan Fest, condivide l’estetica con i nani di Final Fantasy IV. La descrizione che troviamo sul sito ci parla di una popolazione molto territoriale, che difficilmente si sposta dalle proprie miniere così come dalle proprie tradizioni, che considera sacre. La civiltà nanica è anche caratterizzata da antiche e severe leggi ancestrali. Sicuramente questa sarà la beast tribe dedicata a Crafter e Gatherer e, come i Namazu, potrebbe non avere un Primal a rappresentarla.
Lakeland
La verdeggiante terra intorno a Source, il lago da cui la regione prende il nome. Ricca di energia aetherica, questa zona era sacra alle popolazioni elfiche che originariamente la abitavano. Ora è sotto il controllo di Crystarium, ultimo baluardo dell’umanità nella guerra contro i Sin Eater. Quest’ultima descrizione si aggiunge a tutte le precedenti per quel che riguarda l’opprimente invasione dei mostri di luce, chiamati appunto Sin Eater. Quasi tutte le note di lore ne parlano, e sempre in termini disperati: questa minaccia è davvero così drammatica da spingere qualsiasi popolazione a scappare e rifugiarsi in luoghi relativamente sicuri per sfuggire addirittura all’estinzione. Il Guerriero dell’Oscurità sarà quindi davanti a un nemico apparentemente ben più potente dell’Impero di Garlean, un antagonista senz’anima e che avanza come un’onda inarrestabile, con l’unico scopo di distruggere ciò che rimane dell’umanità. La sezione successiva parla anche di Innocence, colui che si trova più in alto nella gerarchia dei Sin Eater (che sono quindi creature senzienti). La sua natura e i suoi fini ultimi sono ancora un mistero.
Challenges
Passando alla categoria dedicata al Gameplay, abbiamo piccole informazioni sui Duty che ci troveremo ad affrontare in Shadowbringers, primo tra tutti YoRHa: Dark Apocalypse, l’osannato contenuto realizzato in collaborazione con Yoko Taro e Yosuke Saito. Non abbiamo quasi nulla su questo raid da 24 giocatori, se non un’immagine e due linee dedicate alla lore: verremo a sapere qualcosa sulla grande avventura dell’automa vestito di bianco. Ecco la conferma che la figura in primo piano nell’artwork del raid non è casuale, ma raffigura un vero e proprio personaggio della storyline. Ricordiamo che quella particolare skin rappresenta il vestito alternativo di 2B in Tekken 7.
Si passa al raid da 8 giocatori, di cui sappiamo ancora meno. Le note di lore sono davvero enigmatiche: oltre i confini di Norvrandt si trova la terra vuota, affogata nella luce primordiale del Flood of Light. Per correggere l’equilibrio degli elementi, il nostro eroe deve utilizzare un potere che The First non ha mai conosciuto: il potere di Eden. Sono parole al momento davvero incomprensibili; non è nemmeno chiaro se Eden sia un luogo, una persona, un oggetto o altro. Questa descrizione, inoltre, non fa riferimento al personaggio disegnato da Tetsuya Nomura, ovvero Gaia, precedentemente presentata durante il Fan Fest di Tokyo.
Passando ai Dungeon, la breve descrizione sembra essere di difficile interpretazione: la gente di Norvrandt per sfuggire alla luce cerca rifugio del santuario dell’Oscurità, ma anche questo elemento non offre riparo. Questa frase non sembra correlata in alcun modo ai dungeon, di cui vediamo solo tre immagini provenienti da altrettanti duty. Il primo sembra essere un tempio nelle profondità della foresta di Rak’tika, quindi probabilmente vestigia della civiltà Ronkan. La seconda è palesemente ambientata a Il Mheg, mentre la terza potrebbe essere un villaggio semidistrutto nella regione di Kholusia.
Infine, in questa sezione si parla della ricostruzione di Ishgard e si fa riferimento ad una nuova area, The Firmament, che sarà la pietra angolare per far risorgere la grande capitale. Ecco quindi il nome di quella che potrebbe essere una nuova area in attesa del quartiere residenziale tanto agognato.
Systems
Passiamo infine alla sezione Systems, che propone degli approfondimenti sui due nuovi Job. Partiamo dal Gunbreaker.
Gunbreaker
I Hrothgar di Ilsabard si tramandano di generazione in generazione l’arte dell’utilizzo del Gunblade, lo strumento ibrido che racchiude in sé sia l’eleganza della spada che la potenza dell’arma da fuoco, in grado di utilizzare cartucce imbevute di energia aetherica per generare un ampio spettro di effetti magici. Il Job è originariamente associato alle guardie personali della regina, chiamate “Gunnhildr’s Blades”, che padroneggiano la loro particolare spada in modo molto diverso da come fanno i soldati di Garlean. Ilsabard è un continente a nord del mare che divide Eorzea da Othard, e potrebbe essere la regione di origine dei Hrotgar, attualmente controllato dall’Impero di Garlemald. Abbiamo anche il nome di una regina probabilmente dei tempi in cui Ilsabard era indipendente, ma sicuramente venire a sapere che i primi Gunbreaker erano dei Hrotgar scelti a sua difesa ci ha sorpresi.
Dancer
Anche il Job del Dancer è originario della nostra dimensione, e precisamente di Thavnair, da cui sono partiti dei leggiadri e abilissimi performer danzatori. L’energia che emanano genera effetti positivi su chi contempla i loro flessuosi movimenti e tutto questo fa parte di una disciplina marziale che combina l’agilità con l’utilizzo di pratiche armi da lancio che possono scagliare con enorme precisione senza mai interrompere la propria danza.
Il sito ufficiale ci dà un quadro molto esaustivo delle due nuove razze che potremo utilizzare con l’uscita della 5.0, mostrandoci per entrambe le descrizioni dei vari Clan.
Hrotgar
I Hrotgar del Clan di Helion si distiguono dai loro simili per i colori caldi del manto. In tempi antichi abitavano principalmente nella regione meridionale di Ilsabard ed erano devoti servi della loro Regina. Non avendo una parola per definirsi, il nome Helion fu attribuito loro dagli studiosi che osservarono come tutta la loro società girasse intorno alla Regina come i pianeti girano intorno al sole.
Il secondo Clan dei Hrotgar è quello dei Lost che, al contrario degli Helion, sono contraddistinti da uno spirito libero, non legato a ordinamenti sociali ma piuttosto adatto alla vita nomade e priva di vincoli. Spesso si possono trovare rappresentanti di questa sottorazza nelle vesti di soldati di ventura o mercenari. Non hanno timore dei lunghi viaggi, perché in loro non è radicato il concetto di territorialità che contraddistingue invece i loro cugini. Il loro manto chiaro e dai colori freddi rivela senza volerlo anche la natura indipendente e spesso solitaria che li ha allontanati dall’abbraccio della Regina.
In un’altra descrizione scopriamo che le femmine di questa razza sono estremamente rare ed è difficilissimo incontrarne, ma è comunque curioso sapere che in cima alla scala gerarchica di questa razza ci sia proprio una regina e non un re, considerando che non potremo nemmeno selezionare un personaggio Hrotgar di sesso femminile.
Viera
Passiamo alle Viera La descrizione generale ne illustra l’aspetto, che ricorda quello di Elezen e Hyur: creature sinuose e di alta statura, caratterizzate da grandi orecchie simili a quelle dei conigli. Le Viera sono fedeli alla Parola Verde (“Green Word”), un patto stretto con la natura che impedisce loro di avere contatti con l’esterno delle foreste in cui vivono, pena l’esilio. La loro società è fortemente matriarcale e i maschi, quando presenti, servono come guardiani della foresta, al limitare della zona boscosa, per impedire che l’Oscurità possa raggiungere i luoghi sacri.
Il sito ci descrive anche i loro due Clan: il primo è quello delle Rava. La maggior parte di loro vive nella giungla di Golmore e i colori terrosi del loro manto si mimetizzano facilmente col sottobosco. Mentre i maschi della loro razza proteggono la foresta, le femmine sono provette cacciatrici e formidabili protettrici dei propri villaggi e dei propri bambini. Anche se il regno di Dalmasca ha cercato spesso di controllarle, le Viera Rava hanno sempre mantenuto la propria indipendenza, creando una società in cui il legame con la natura è talmente forte da far sì che la maggior parte di loro non abbandoni mai la foresta. Ciononostante, alcune di loro sentono il desiderio di allontanarsi e di intraprendere una vita da avventuriere.
Con un colore della pelle che ben si addice alle montagne innevate, le Viera Veena abitano le foreste sul limitare delle colline a sudovest dello Skatay Range. Come le Rava, anche queste Viera vivono di caccia e raccolta, impegnandosi non solo per proteggere la natura ma anche per nutrirla. Quando hanno iniziato a soffiare i venti di guerra, molte tra le loro più abili cacciatrici hanno lasciato i villaggi montani e si sono spostate alla volta delle lontane coste di Eorzea.
Infine, il sito ci propone un’occhiata rapida ad alcune modifiche che troveremo in Shadowbringers: il sistema Trust ci permetterà di avere come alleati in battaglia alcuni NPC (personaggi non giocabili), compresi alcuni Scions of the Seventh Dawn. Nell’immagine mostrata anche al Fan Fest di Parigi, infatti, vediamo Y’shtola, Thancred e Urianger.
Viene confermato il sistema New Game +, l’incremento del level cap all’80 e l’ovvio inserimento di moltissime nuove possibilità per Crafter e Gatherer.
Per ora è tutto. Spero che abbiate trovato interessanti queste informazioni e vi aspetto per altri articoli e video di aggiornamento su Final Fantasy XIV. Non mi resta che salutarvi e augurarvi buon gioco!
Jade
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