Con la fine della fase emergenziale della pandemia, ci si aspettava che prima o poi sarebbero iniziate le riprese del nuovo film di Tomb Raider, che si sarebbe dovuto chiamare Tomb Raider: Obsidian e per il quale era già pronta una prima bozza della sceneggiatura. Purtroppo però, secondo il sito The Wrap, il progetto non andrà mai in porto, dato che Metro Goldwyn Mayer (MGM) ha ufficialmente perso i diritti per la realizzazione dei lungometraggi dedicati alla bella archeologa, che sono ora tornati alla GK Films (che a sua volta li aveva acquistati da Square Enix nel 2011).

Secondo i contratti, MGM aveva tempo fino allo scorso maggio per quantomeno annunciare ufficialmente il nuovo film, ma per diversi motivi che non ci è ancora dato sapere ciò non è stato fatto, e ora tantissimi studi di Hollywood e aziende importanti stanno facendo a gara per accaparrarsi i diritti di Tomb Raider. Al momento GK Films sta considerando varie offerte e tra i possibili acquirenti ci sono Netflix (che sta già sviluppando una serie animata a tema, che farà da ponte tra Shadow of the Tomb Raider e la prossima avventura videoludica di Lara Croft), Amazon (che ha da poco acquisito MGM), Paramount (che ha realizzato i primi due film della saga con Angelina Jolie), Universal, Apple e Sony.

Come conseguenza di tutto questo, Alicia Vikander non sarà più coinvolta nel prossimo film della saga, che secondo gli insider sarà un nuovo reboot del tutto indipendente dal film del 2018, e che quindi avrà un regista e degli attori diversi.

Lo scorso maggio, Embracer ha acquistato Crystal Dynamics e tutte le sue IP, tra cui ovviamente Tomb Raider, grazie ad un accordo da 300 milioni con Square Enix. Nell’ultimo rapporto finanziario della compagnia, il CEO di Embracer Lars Wingefors ha dichiarato che per Tomb Raider vede del «grande potenziale, non solo per dei sequel, ma anche per remake, remaster, spin-off e progetti transmediali».