Il numero di gennaio 2018 di EDGE Magazine ha dedicato a Final Fantasy un lungo articolo fatto di interviste ai creatori dei vari titoli della saga. In un interessante passaggio della parte riguardante Final Fantasy VIII, il director Yoshinori Kitase e il papà di Final Fantasy Hironobu Sakaguchi svelano come si arrivò alla decisione di abbandonare lo stile super-deformed e ad ambientare parte del gioco all’interno di una scuola.

«Le opinioni dei fan ispirarono senza dubbio il nostro approccio rispetto a Final Fantasy VIII. Per esempio, in passato ci era stato chiesto spesso come mai i personaggi ricevessero denaro dopo aver sconfitto dei mostri. La gente pensava fosse strano, e questa poteva essere una critica più che valida. Questo è il motivo per cui in Final Fantasy VIII non si ottengono soldi sconfiggendo mostri; si riceve invece un salario che viene accreditato sul proprio conto ad intervalli regolari. Analogamente, il feedback dei fan ispirò la decisione di ambientare l’inizio del gioco in una scuola superiore, un luogo sicuramente più allegro di altri.
Quando Sakaguchi vide per la prima volta la demo del gioco ambientata all’interno della scuola nonché personaggi umani con proporzioni realistiche, mi disse: “Ehm, sembra andare bene, ma potresti prendere in considerazione l’idea di farlo con personaggi un po’ più deformati?”. Credeva che la serie dovesse avere quell’aspetto. Valutai ciò che mi aveva detto, ma alla fine feci di testa mia».
~ Yoshinori Kitase

«Ad essere sincero, quando sentii la loro idea di scrivere un gioco simile a una commedia liceale mi preoccupai. Tuttavia, avendo detto loro che potevano andare nella direzione che preferivano, ormai era difficile rimangiarsi la parola».
~ Hironobu Sakaguchi