Il remake di uno dei titoli più iconici del mondo videoludico, Final Fantasy VII, ha suscitato un’ampia gamma di reazioni: oltre ad approvazioni entusiastiche, ha ricevuto anche aspre critiche da parte di alcuni fan, in particolare per la piega che la trama prende verso la fine del gioco. La decisione degli autori di Final Fantasy VII Remake (e Rebirth) di deviare in alcuni punti dalla storia del gioco originale è stata uno dei temi affrontati in alcune recenti interviste dal producer Yoshinori Kitase e dal creative director Tetsuya Nomura.
Rispondendo a una domanda del portale sudcoreano Inven, Kitase ha voluto rassicurare i fan sul fatto che l’intenzione degli sviluppatori resta quella di rispettare l’opera originale. Ciononostante, ha sottolineato che un remake 1:1 non sarebbe risultato così stimolante per il pubblico.
Nel caso del gioco precedente, Final Fantasy VII Remake, ha attirato molta attenzione lo sviluppo non convenzionale della trama nella seconda metà. Sebbene ci siano state recensioni favorevoli, ci sono state anche alcune aspre critiche da parte di persone che hanno parlato di distruzione dell’opera originale. Mi chiedo se tale opinione abbia influenzato lo sviluppo di Rebirth o se vi siate invece attenuti ai vostri piani originali.
Kitase: In qualche modo ci si aspettava anche all’interno del team di sviluppo che ci sarebbero state forti opinioni a favore e contro la fine del titolo precedente. Ci aspettavamo che ci sarebbero state congetture e dibattiti tra gli utenti. Avevamo previsto opinioni diverse, ed è esattamente quello che è successo. In una certa misura, credo che sia andata come volevamo.
Tuttavia, siamo anche consapevoli delle preoccupazioni degli utenti, quindi possiamo rassicurarli: il progetto remake si basa sul rispetto dell’opera originale, non sulla sua distruzione. Vogliamo rispettare il più possibile la storia originale, quindi questa non si svolgerà in modo completamente diverso. Tuttavia, non sarebbe così piacevole seguire una storia identica al 100% a quella originale. In sintesi, abbiamo intenzione di sviluppare la storia in un modo che rispetti l’opera originale, dandole allo stesso tempo freschezza aggiungendo modifiche a parti importanti, come la morte di Zack.
Nel frattempo, il creative director Tetsuya Nomura, in un articolo pubblicato dalla versione giapponese di PlayStation Blog, si è espresso in merito al suo rapporto con le opinioni dei fan.
Come ti senti riguardo alle considerazioni dei fan? Probabilmente alcune di esse dimostrano perspicacia, mentre altre le giudichi interessanti.
Nomura: Ho visto diverse riflessioni ed è esattamente quello che penso. Ci sono alcune intuizioni che si avvicinano a ciò che avevamo previsto, ma ci sono anche considerazioni interessanti che non avevamo affatto previsto. Come potete immaginare, non dirò cosa è corretto e cosa non lo è, ma spero che continuerete a divertirvi discutendone. Tra tutti i membri dello staff, sono probabilmente quello che legge di più le vostre discussioni. Quando vedo un’analisi, mi capita perfino di chiedere a Toriyama (co-director, ndt): “Stai seguendo bene questo argomento, vero?” (ride).
Nella stessa intervista, Nomura ha accennato al fatto che in Final Fantasy VII Rebirth sarà fatta luce su gran parte dei misteri introdotti in Final Fantasy VII Remake.
I misteri e la struttura del mondo cui si accenna alla fine di Final Fantasy VII Remake saranno svelati in Rebirth?
Nomura: In una certa misura. O meglio, credo che saremo in grado di capirne la maggior parte. Quando vengono introdotti elementi che non erano presenti nell’originale, come i Numen nell’opera precedente e Zack in questa, la storia continua a seguire lo stesso filone dell’originale, ma si sente che c’è qualcosa di diverso e il destino di questo il mondo diventa più misterioso. Ci sono vari modi per approcciarsi al gioco: penso a coloro che sono fan dell’originale FFVII e che hanno giocato a Remake, a coloro che hanno conosciuto FFVII per la prima volta tramite Remake e, ancora, a quelli che inizieranno il loro viaggio in FFVII con Rebirth. Volevo che tutti potessero affrontare allo stesso modo lo stesso enigma e che nessuno conoscesse ancora la risposta. Volevo fare qualcosa del genere, e per questo ho incluso elementi che non erano presenti nell’opera originale. La maggior parte di quel mistero sarà svelata in Rebirth, ma ho voluto mantenere vivo l’interesse dei giocatori riguardo alla sua conclusione.
In conclusione, il progetto FFVII Remake sta dimostrando di essere non solo un omaggio all’opera originale, ma anche una rivisitazione innovativa e ambiziosa. Nonostante alcune critiche, è chiaro che il team della trilogia Remake è impegnato a mantenere viva la magia e la grandezza del settimo capitolo, anche avventurandosi in nuove e affascinanti direzioni narrative.
Final Fantasy VII Rebirth sarà disponibile dal 29 febbraio 2024 su PlayStation 5. L’esclusiva PlayStation avrà una durata minima di tre mesi. Cliccate qui per leggere tutti gli articoli pubblicati da Omnia Crystallis sul gioco.
Zell
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