Oggi, dopo molto tempo, sono state pubblicate online nuove informazioni e immagini riguardanti l’attesissimo Final Fantasy XVI. Queste nuove rivelazioni arrivano al termine di un tour di presentazione del titolo al quale sono stati invitati nei giorni scorsi diversi rappresentanti della stampa internazionale, che hanno potuto mettere le mani su una demo incentrata principalmente sul gameplay. Proprio su questo aspetto cercheremo di concentrarci anche noi nel fare un riepilogo di quanto emerso nelle scorse ore, riducendo pertanto al minimo il rischio di spoiler sulla trama.
Sviluppato dalla Business Unit 3, il titolo vede Naoki Yoshida, producer, director e principale responsabile della rinascita di Final Fantasy XIV, nelle vesti di produttore e a capo di un team che annovera, tra gli altri, Masayoshi Soken (compositore della colonna sonora di Final Fantasy XIV), Ryota Suzuki (ex Capcom, ora responsabile del combat system di Final Fantasy XVI) e Hiroshi Takai, director di questa sedicesima fantasia finale che in passato ha lavorato alla serie SaGa e a The Last Remnant.
Nella versione di prova, i redattori hanno vestito i panni di un Clive Rosfield ventottenne accompagnato dal fedele cane Torgal e da Cidolfus Telamon, e hanno potuto esplorare per diversi minuti uno dei dungeon del gioco, la fortezza di Waloed. Secondo gli sviluppatori, questo segmento si svolge a circa cinque ore dall’inizio del gioco.
Prima di procedere al riepilogo delle informazioni rilasciate durante il recente press tour, ribadiamo che abbiamo cercato di limitare gli spoiler, ma sottolineiamo che tutto ciò che trovate di seguito contiene inevitabilmente delle anticipazioni sul gioco. Abbiamo cercato comunque di segnalarvi i dettagli che più di tutti potrebbero rovinarvi l’esperienza di gioco.
Un gioco rivoluzionario: il combat system
Come avevamo potuto immaginare, Final Fantasy XVI si presenta come un titolo rivoluzionario, che prova a sconvolgere alcuni dogmi della saga. Se, infatti, il doppiaggio in italiano e la presenza di scene cruente ci avevano fatto pensare a delle piccole novità atte a dare nuova linfa vitale a una saga storica che – eccezion fatta per le parentesi Final Fantasy VII Remake e Final Fantasy XIV – negli ultimi anni ha fatto un po’ fatica ad attrarre nuovo pubblico, il sistema di combattimento ci consente di toccare con mano la portata delle rivoluzioni e delle scelte del team di sviluppo.
Final Fantasy XVI sconvolge la saga fin dalle fondamenta, presentando al giocatore un videogioco in puro stile action. Il cambiamento, secondo Yoshida, è stato stimolato dal fatto che il mercato si muove sempre più nella direzione di videogiochi dinamici, frenetici e votati all’azione. Proprio perché Final Fantasy XVI si presenta come il gioco più action della serie, Ryota Suzuki ha tenuto a precisare che la sedicesima fantasia finale presenta un sistema fortemente bilanciato, in grado di soddisfare sia i più “puristi” sia i neofiti, rendendo questo nuovo capitolo adatto a tutti.
Il gioco presenta differenti modalità, che Yoshida suddivide in due gruppi principali: “Action Focus” e “Story Focus”. A differenza di ciò che si potrebbe pensare, le due modalità non presentano delle differenze dal punto di vista delle meccaniche, che sono dunque uguali in entrambe, ma si differenziano per la presenza di alcuni accessori, detti Timely Accessories, che sono appannaggio della modalità “Story Focus” e che agevolano alcune meccaniche. Nell’anteprima che è stata mostrata alla stampa erano presenti gli accessori “Ring of Timely Strike” e il “Ring of Timely”, che facilitano rispettivamente l’esecuzione di combo complesse e la schivata. Secondo Yoshida, questi accessori consentono anche ai giocatori meno esperti godere appieno del titolo, permettendo loro di avere coscienza del fatto che «le loro azioni contano» nonostante alcune meccaniche risultino molto semplificate.
Il fiore all’occhiello del combat system e, dunque, del gioco, sono gli scontri tra Eikon, creature bestiali che vengono controllate da alcuni dei personaggi. Yoshida suddivide il combat system in due principali tipologie: una in cui il giocatore controlla Clive e un’altra in cui gli Eikon danno vita a battaglie epiche e che costituiscono sostanzialmente delle boss fight.
Per quanto concerne la prima tipologia di combattimento, Clive può utilizzare delle abilità che vengono apprese subito dopo uno scontro con un Eikon e possono essere combinate tra loro fino a un massimo di tre Eikon per volta. Questa meccanica, spiega Suzuki, è ispirata, seppur alla lontana, al combat system di Final Fantasy V, in cui il giocatore poteva selezionare diverse abilità per creare delle combinazioni uniche.
Per quanto concerne le boss fight, esse presentano delle differenze sostanziali rispetto alle battaglie che si hanno lungo il cammino in quanto in queste fasi si controllerà direttamente un Eikon acquisito da Clive. Inoltre, assicura Yoshida, ogni boss fight ha uno stile originale: una meccanica non si ripete mai più di una volta all’interno del gioco e questo fa sì che le battaglie risultino tutte epiche e uniche. Le tipologie di scontro tra Eikon sono differenti e prendono ispirazione da diversi generi, dai combattimenti in stile wrestling professionale, come nel caso della boss fight presentata nell’anteprima, agli shooter 3D. Tutto questo, a detta di Yoshida, è stato reso possibile soltanto grazie alla potenza di calcolo della PS5. Grazie alla console di casa Sony, infatti, sarà possibile passare dalle fasi di combattimento, che promettono effetti grafici e sonori notevoli e un elevato grado di spettacolarità, alle cutscene senza alcun caricamento.
Per quanto concerne il party, Yoshida afferma che il giocatore avrà a disposizione degli alleati in battaglia, diversi nelle varie fasi di gioco ma che non potranno essere controllati direttamente dal giocatore. In questo modo egli potrà concentrare tutta la sua attenzione sulle battaglie in tempo reale. È stato confermato che Torgal, il fedele cane di Clive, sarà uno dei membri del party e… potrà essere accarezzato. Il nostro amico a quattro zampe sarà l’unico membro fisso del party e, volendo, sarà possibile impartirgli dei comandi. In caso contrario, si potrà decidere di ricorrere a un accessorio che consente di evitare il controllo diretto su Torgal.
Per quanto concerne il sistema di sviluppo, è stato sottolineato che si concentra sull’apprendimento, da parte di Clive, di nuove abilità appartenenti agli Eikon incontrati durante l’avventura. Insieme a queste abilità sarà possibile utilizzarne altre di default, che potranno essere potenziate mediante dei punti ottenuti salendo di livello. Ogni giocatore potrà modificare a proprio piacimento lo sviluppo delle abilità. Tuttavia, per andare incontro ai giocatori meno esperti, si è deciso di offrire una funzione che consente di automatizzare l’apprendimento delle abilità in base alla configurazione preferita.
Altra fondamentale precisazione è quella inerente alla presenza della modalità “New Game Plus”, selezionabile alla conclusione del gioco, con la quale il giocatore potrà accedere a una nuova (terza) modalità, chiamata “Final Fantasy Mode”, in cui cambieranno i nemici da affrontare e il loro posizionamento all’interno del gioco e che offrirà addirittura nuovi scontri. In questo modo, il giocatore potrà vivere un’esperienza di gioco molto diversa dalla prima.
Ultima, ma non per importanza, è la presenza di una modalità, all’interno del “New Game Plus”, che Takai definisce “arcade” e che consente al giocatore di rigiocare alcuni stage del gioco al fine di guadagnare punti e scalare una classifica mondiale.
Il fulcro: gli Eikon
A nostro avviso non si può parlare di combat system senza citare gli Eikon, creature bestiali che, a differenza delle classiche invocazioni della saga, non costituiscono entità separate dall’invocatore ma sono invece un tutt’uno con il Dominante, colui o colei che le controlla. Nello sviluppo della trama il ruolo degli Eikon è fondamentale e il corretto bilanciamento del loro potere è centrale per la sopravvivenza del mondo di Valisthea. Il loro potere, infatti, può potenzialmente distruggere il pianeta e, poiché i Dominanti sono coscienti del rischio, cercano di porsi dei limiti a vicenda.
La scelta delle invocazioni utilizzate come Eikon nel sedicesimo capitolo della serie è diretta conseguenza del cambiamento del combat system. Il team di sviluppo, infatti, ha preferito evitare di creare invocazioni originali per dare la possibilità ai giocatori di controllare delle creature che avevano già avuto modo di conoscere nei precedenti Final Fantasy.
Una trama più matura e complessa
Un altro aspetto che rappresenta una novità all’interno della serie riguarda, come accennato, la trama. Essa, fin dai primi video mostrati da Square Enix, è stata presentata come decisamente “matura”, come evidenziato dalla presenza di scene crude e violente. A tal proposito, Yoshida ha tenuto a sottolineare che il suo principale intento era quello di portare nei pad dei videogiocatori un gioco che sì, si rifacesse agli albori della saga nelle ambientazioni ispirate al Medioevo occidentale, ma che proponesse anche tematiche godibili sia dai giocatori più giovani sia da quelli più stagionati e, dunque, con molta più esperienza alle spalle. Molta importanza, in tal senso, è stata data alla narrazione, con circa 11 ore di cutscene cinematiche all’interno del main scenario, intervallate con altre cutscene in game. La storia principale durerà circa 35 ore, che saliranno a 70-80 nel caso in cui si decida di completare tutte le missioni secondarie e le cacce ai mostri e si voglia potenziare al massimo le proprie abilità e acquisire tutti gli accessori.
La storia si concentra sulle avventure di Clive Rosfield, membro del Gran Ducato di Rosaria, che seguiremo lungo tre fasi distinte della sua vita: i suoi 15 anni, i suoi 28 anni e poi la fase tra i 30 e i 39 anni. Osserveremo così il modo in cui il protagonista reagisce agli eventi avversi che segneranno la sua vita.
Final Fantasy XVI è una storia che parla di vendetta e onore e nella quale trovano spazio temi come l’amore per la patria e l’amore fraterno. Ogni singolo personaggio ha uno scopo preciso e le sue azioni, sottolinea Yoshida, poggiano su delle solide basi. Per evitare di rompere il mood dato dalla storia, non sono stati inseriti minigiochi ma, assicura Takai, ci saranno comunque molte attività in cui cimentarsi.
Proprio perché Final Fantasy XVI si presenta come un titolo fortemente story-driven, gli sviluppatori hanno previsto la presenza di un sistema, chiamato “Active Time Lore” (ATL), che consente di mettere in pausa in qualunque momento il gioco e cercare delle informazioni su un personaggio o su un particolare evento.
L’esplorazione: no all’open world
Mentre cerca di seguire il trend dello stile action di molti videogiochi di recente uscita, Final Fantasy XVI allo stesso tempo non presenta un open world bensì delle grandi aree di gioco liberamente esplorabili. A questo proposito, Yoshida afferma che il team di sviluppo ha preferito concentrarsi su delle aree circoscritte ma ricche di elementi esplorabile piuttosto che correre il rischio di avere una mappa aperta ma spoglia. Tuttavia, assicura, il gioco non sarà “lineare”; il giocatore non avvertirà i limiti delle aree e il suo desiderio di esplorazione sarà esaudito. Inoltre, sempre secondo Yoshida, la scelta di accantonare l’idea di un open world ha permesso agli autori di concentrarsi maggiormente sulla storia da raccontare.
Rivoluzione sì, ma senza dimenticare il passato
Come avrete ormai capito, Final Fantasy XVI è innovativo sotto molti punti di vista. Ciò vuol dire che i fan della serie si troveranno completamente spiazzati? Secondo Yoshida, Final Fantasy XVI non dimentica i suoi predecessori. Infatti, all’interno del gioco troveremo quelli che sono gli elementi che caratterizzano FF fin dalle sue origini, dai moguri ai chocobo alla Enterprise, la celebre aeronave di Final Fantasy IV. Ovviamente, faranno la loro comparsa anche i mostri più iconici della saga, quali Molboro, Iaguaro e Behemoth, come pure i nomi di diverse armi.
È bene sottolineare che Final Fantasy XVI non è un titolo che si distacca dalle sue origini ma, al contrario, pesca a piene mani elementi del passato e li modella in modo personale e originale. Vedremo dunque riferimenti a civiltà antiche e ai celebri Cristalli, che rivestono un ruolo molto importante all’interno della saga. «Una cosa che si vede spesso nei Final Fantasy è che c’è sempre un qualche tipo di civiltà che esisteva in passato e di cui si vedono i resti nel mondo moderno – ha spiegato il director Takai –. Anche in Final Fantasy XVI c’è questo aspetto. C’è una civiltà chiamata The Fallen (i caduti), di cui si vedono i resti in tutto il territorio e di cui si impara qualcosa in più durante l’esplorazione del gioco».
Altre piccole informazioni: le prestazioni
Last but not least, un accenno alla questione frame rate. La demo data in pasto alla stampa cercava di mantenere un frame rate stabile di 60 fps, ma con delle incertezze che, ha assicurato il team, saranno risolte nella versione completa del gioco. Quest’ultima offrirà sia una modalità che darà priorità ai fotogrammi per secondo e quindi a un gameplay fluido, sia una “Performance mode” con risoluzione a 4K. Probabilmente ne sapremo di più con l’avvicinarsi dell’uscita del gioco, anche grazie a una demo pubblica che dovrebbe essere rilasciata circa due settimane prima della data di lancio (22 giugno). Attualmente Yoshida vuole che questa versione di prova permetta di giocare all’inizio del gioco e dia la possibilità di trasferire il proprio salvataggio nella versione completa, ma le cose potrebbero cambiare.
Il producer ha ribadito di voler portare FFXVI su PC prima o poi, ma questo potrebbe non avvenire esattamente sei mesi dopo l’uscita della PS5 (questa la durata del periodo di esclusività della console Sony); questo perché il lavoro di ottimizzazione richiesto per una versione PC richiederà molto più tempo e il team non vuole impegnarsi per una data precisa. Il messaggio è chiaro: se state davvero aspettando FFXVI, giocatelo su PS5. Yoshida ha concluso che non sono previsti rinvii, a meno che «un meteorite cada sul nostro quartier generale in Giappone», dunque possiamo dormire sonni tranquilli!
Nell’invitarvi a restare sintonizzati per non perdervi tutte le prossime novità, vi lasciamo con una serie di video pubblicati da Gematsu.
Esplorazione
Combattimenti
Accessori
Mari
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Life is Strange: Double Exposure
29.10.2024 PS5 | XSX | Win | Steam
19.11.2024 NSW
Dragon Quest III Remake HD-2D
14.11.2024 NSW | PS5 | XSX | Win | Steam
Fantasian Neo Dimension
05.12.2024
NSW | PS4 | PS5 | XSX | Steam
Final Fantasy VII Rebirth
23.01.2025 Steam | EGS
Final Fantasy XIV Mobile
2025 iOS | Android
Kingdom Hearts Missing-Link
2025 iOS | Android
Romancing SaGa -Minstrel Song- Remastered International
2025 PS4 | PS5 | NSW
Dragon Quest I & II Remake HD-2D
2025 NSW | PS5 | XSX | Win | Steam
Dragon Quest XII: The Flames of Fate
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Kingdom Hearts IV
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