Ieri, 7 aprile, è stata pubblicata per Final Fantasy XIV la patch 5.25 di Shadowbringers che va a completare l’elenco dei contenuti anticipati nell’ultima Letter from the Producer. Il trailer di Echoes from a Fallen Star aveva già mostrato alcune sequenze che erano riferite ad una linea di quest che è stata resa disponibile proprio con l’ultimo aggiornamento: si tratta della linea narrativa Save the Queen: Blades of Gunnhildr. Il nostro Guerriero della Luce prenderà parte ad una trama avvincente e originale che darà una svolta inattesa anche a parti di storia risalenti a diversi anni fa, mostrando, in un onirico viaggio nel tempo, eventi accaduti durante la 1.0.

Questa instance si conclude con un combattimento altrettanto inatteso con l’allora figlio dell’Imperatore Varis yae Galvus; uno scontro che ci vede affiancati ai nostri amici Scion, ma che potrà essere ripetuto in versione Extreme con un party di 8 giocatori. Questo duty ci ricompenserà con armature di alto livello. L’instance iniziale, una volta conclusa, ci darà accesso ad una nuova relic, ovvero un’arma particolarmente potente destinata ad uno specifico Job. Con un po’ di pazienza se ne possono ottere altre ripetendo una semplice quest ma collezionando 1000 punti Poetics ogni volta. Queste armi saranno poi upgradate nelle future patch per essere sempre comparabili agli equip ottenibili nei raid Savage.

Qualcosa di simile è anche stato inserito per migliorare le statistiche di Crafter e Gatherer: una specie di relic è stata resa disponibile anche per queste classi non combattenti e, anche in questo caso, se ne potranno collezionare diverse o addirittura tutte se avremo tempo e pazienza. Come con le Blades of Gunnhildr, anche questi attrezzi, denominati Skysteel Tools, saranno migliorabili col passare delle patch.
La prossima patch, la 5.3, è attesa per giugno.