Edamame Arcade Channel ha da poco pubblicato un’interessante video-intervista a tre maestri dell’industria videoludica: Yoshinori Kitase, Nobuo Uematsu e Hironobu Sakaguchi, rispettivamente director, compositore e produttore di Final Fantasy VII. Era da oltre dieci anni che i tre non si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.

L’intervista risale allo scorso 22 luglio, ossia prima che Uematsu annunciasse un momentaneo ritiro dalle scene per problemi di salute. Non è chiaro quindi se il compositore continuerà ad essere coinvolto nella realizzazione della colonna sonora di Final Fantasy VII Remake.

Al minuto 4:40 gli intervistatori chiedono come sia nata l’idea di un tour di concerti sulle musiche di Final Fantasy VII (il BRA★BRA FINAL FANTASY VII BRASS de BRAVO) e Uematsu dà una risposta che nel video viene censurata. La reazione di Kitase («Hai detto la stessa cosa ad uno dei concerti ed è diventata virale online») ci dà un grosso indizio su ciò che dovrebbe aver detto il compositore: in origine (forse nel 2014-2015) l’intenzione era quella di pubblicare Final Fantasy VII Remake nel 2018. Di conseguenza, i concerti sarebbero serviti a celebrare il lancio del gioco. Da questo si potrebbe dedurre che fino a non molto tempo fa (un anno? due?) l’uscita della prima parte di FFVIIR era programmata per l’inverno 2018/19, poi qualcosa è cambiato. Sempre volendo credere a questa ipotesi, sarebbe logico pensare che lo sviluppo di FFVIIR sia a buon punto. Quel che è certo è che, dopo l’uscita di Kingdom Hearts III, Square Enix non avrà grossi titoli con cui mantenere viva l’attenzione del suo pubblico e quindi potrebbe iniziare finalmente a puntare i riflettori su Final Fantasy VII Remake.

L’intervista verte interamente su Final Fantasy VII ed è condita da curiosità e aneddoti divertenti, come quello del primo ascolto del celebre “Opening – Bombing Mission” da parte di Sakaguchi. «Quando mi portarono la sequenza d’apertura affinché io aggiungessi la musica – racconta Uematsu – Sakaguchi arrivò in Giappone dalle Hawaii ed entrò nel mio studio insieme a Kitase. Quando feci partire il brano, ascoltarono entrambi con espressioni serie e quando la musica terminò Sakaguchi disse: “Very good”. Non disse altro e se ne andò».

«Ero molto soddisfatto del lavoro fatto per Final Fantasy VII – continua Uematsu –. Le musiche erano molto diverse da quelle di Final Fantasy VI. C’era un’orchestra, ma c’erano anche dei suoni sintetizzati. All’inizio mi chiesi se al team sarebbero piaciute le nuove sonorità. Quel “very good” permise al resto del processo di concludersi in modo molto fluido».

«Dopo Final Fantasy VI – svela il compositore – volevo lavorare alla colonna sonora di un altro gioco fantasy. Dopo aver lavorato sui Final Fantasy dal primo al sesto, sentivo di aver finalmente afferrato lo stile dei giochi di ruolo. Ma, proprio in quel momento, tutto cambiò [ride]».

Infine, Uematsu & co. hanno ricordato che il tema di fondo di Final Fantasy VII era “inochi”, ossia “vita”. «Era un tema molto filosofico – spiega Uematsu –. Non pensavo che i videogiochi avrebbero portato a riflessioni e sensazioni così profonde. Non ci sono più stati giochi così da allora. Penso che debbano esistere giochi che facciano riflettere profondamente sia i giocatori sia i loro creatori. Potrebbero non vendere molto bene però [ride]».