Square Enix ha diffuso una nota per smentire alcune «informazioni fuorvianti causate da interpretazioni errate o parziali» delle dichiarazioni rilasciate durante la propria assemblea generale ordinaria degli azionisti, tenutasi lo scorso 25 giugno. Il riferimento è, per esempio, ad articoli secondo i quali Square Enix avrebbe dichiarato che il prossimo Final Fantasy si ispirerà a Clair Obscur: Expedition 33, gioco di ruolo di successo della francese Sandfall, o secondo i quali il publisher giapponese avrebbe “rivalutato” il combattimento a turni.

Per garantire una comprensione corretta e completa dei contenuti emersi ne corso dell’assemblea, la società ha deciso di pubblicare sul proprio sito ufficiale un riepilogo che «tiene conto dell’intento delle dichiarazioni e del contesto generale dell’incontro». L’invito è quello di fare riferimento a questa sintesi ufficiale per evitare fraintendimenti.

All’assemblea hanno partecipato 108 azionisti. All’ordine del giorno figuravano il resoconto dell’attività e il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso il 31 marzo 2025, oltre alla relazione degli auditor e del comitato di audit, e alla presentazione del bilancio annuale.

La società ha diffuso una sintesi di undici domande poste dagli azionisti, con le relative risposte fornite dal presidente Takashi Kiryu. La prima è stata: «Negli ultimi anni sono stati pubblicati titoli sperimentali, come Paranormasight: The Seven Mysteries of Honjo, che ha ricevuto ottime valutazioni. Tuttavia, nell’anno fiscale appena concluso non sono stati rilasciati nuovi titoli HD o IP originali: l’attenzione si è concentrata su remake e sequel. Ciò ha ridotto le opportunità per bambini e ragazzi di venire a contatto con i giochi Square Enix, e c’è preoccupazione per il futuro reclutamento di talenti. Come viene affrontata questa situazione?»

Kiryu ha assicurato che l’azienda sta investendo nella creazione di nuove IP, come Killer Inn, sviluppato in collaborazione con TBS, e che ciò dimostra l’impegno nel voler esplorare nuovi generi e franchise. Continuerà inoltre a sviluppare titoli in grado di coinvolgere anche un pubblico più giovane, come bambini e ragazzi.

Un altro azionista, affermando che il sistema di combattimento basato su comandi di Dragon Quest III HD-2D Remake ha ottenuto un riscontro positivo anche al di fuori del Giappone, ha chiesto se l’azienda stia considerando di adottare di nuovo questo tipo di sistema nei titoli futuri. Il presidente ha confermato che «il combattimento basato su comandi continua ad evolversi in molte forme, non solo nei JRPG, ed è ampiamente apprezzato a livello globale». La società intende continuare a svilupparlo con cura, anche attraverso soluzioni estetiche innovative come lo stile HD-2D.

Tra le richieste, anche quella di alternare annualmente le uscite dei titoli principali di Dragon Quest e Final Fantasy. «Capisco che si sia passati da un’eccessiva enfasi sulla quantità (soprattutto nel settore mobile) a una maggiore attenzione alla qualità. Condivido questa direzione, ma spero si possa trovare un equilibrio», ha detto un azionista. «Inoltre, da fan – ha aggiunto –, vorrei che i prossimi titoli numerati di Dragon Quest e Final Fantasy utilizzassero il sistema di combattimento basato su comandi. So che oggi vanno di moda i giochi d’azione, ma quest’anno è uscito un RPG a comandi di un’altra azienda che ha ricevuto ottime recensioni sia dalla critica che dagli utenti. Anche i fan lo ritengono molto divertente. Mi piacerebbe che Square Enix sviluppasse titoli altrettanto validi per le sue serie principali».
«Riguardo alla sua prima osservazione, comprendiamo che desidera un lancio alternato e bilanciato tra Dragon Quest e Final Fantasy, tenendo conto di qualità e quantità – ha risposto Kiryu –. Per quanto riguarda la seconda, ci chiede di valorizzare il combattimento a comandi, dato il crescente interesse da parte del pubblico. Dopo i tre anni di rilancio del nostro piano strategico a medio termine, stiamo valutando una gamma più ampia di progetti, non solo titoli di grande richiamo, ma anche produzioni su dispositivi mobili e altri media. Oggi esistono molte piattaforme, e per quanto riguarda Dragon Quest e Final Fantasy, stiamo progressivamente costruendo una struttura che ci consenta di rilasciare nuovi titoli in modo stabile, mantenendo un equilibrio tra qualità e quantità. I risultati di questo lavoro emergeranno nel tempo. Inoltre, il combattimento a comandi è un sistema fondamentale per noi, e continueremo a trattarlo come un elemento essenziale. Le sue osservazioni saranno un riferimento per i nostri sviluppi futuri».

Un azionista, definendosi grande fan del team Asano, ha espresso la speranza che questo possa sviluppare nuove IP. «Apprezziamo il suo interesse e trasmetteremo al team la sua speranza di vedere nuove IP da loro. La creazione di nuove IP è una sfida complessa, ma faremo del nostro meglio per rispondere a queste aspettative», ha dichiarato Kiryu.

Si è discusso anche del possibile rilancio su nuove piattaforme – come Nintendo Switch 2 – del titolo mobile Dissidia Final Fantasy Opera Omnia, il cui servizio è terminato il 29 febbraio 2024. «Anche se una versione offline è complessa da offrire, valutiamo sempre varie opzioni dopo la chiusura del servizio di un titolo mobile», ha dichiarato Kiryu, sottolineando che la proposta sarà presa in considerazione.

Almeno un azionista ha espresso preoccupazione per un presunto calo della qualità nei contenuti di Final Fantasy XIV successivi all’espansione Endwalker, nonché per la gestione del titolo da parte di Naoki Yoshida, ancora oggi producer e director del gioco: «Si ha l’impressione che non riesca a dedicare risorse adeguate al gioco – si legge – e ci sono anche preoccupazioni riguardo alla struttura organizzativa dello studio. Come azionista, sono preoccupato per l’impatto che questa situazione potrebbe avere sui risultati finanziari futuri, dato che FFXIV è una delle principali fonti di ricavo dell’azienda».
Kiryu ha risposto che lo sviluppo del titolo sta attraversando una fase di rinnovamento, inclusa una revisione della trama. «Stiamo intraprendendo nuove sfide pensando al prossimo decennio. Il team di sviluppo è impegnato con grande determinazione, e confidiamo che i futuri aggiornamenti (versioni 8.0, 9.0 e oltre) risponderanno alle aspettative. Le osservazioni saranno trasmesse al team», ha assicurato. «Per quanto riguarda la gestione del tempo da parte di Yoshida, è vero che, come ogni essere umano, anche lui ha dei limiti. Tuttavia, riteniamo che anche il suo coinvolgimento in altri titoli possa generare idee ed esperienze che arricchiscono FFXIV», ha concluso Kiryu.

Uno degli interventi ha chiesto chiarimenti sui rumor relativi a un remake o remaster di Chrono Trigger. Kiryu non ha confermato né smentito, affermando che «si tratta di informazioni riservate legate alla nostra pipeline». Tuttavia, in linea generale, «l’azienda considera i remake e i remaster uno strumento importante per far conoscere i propri titoli del passato a un pubblico più ampio».

È stata anche sollevata una domanda sulla serie NieR, con particolare riferimento alla possibilità di rigiocare a NieR Re[in]carnation (il cui servizio è terminato nel 2024) e all’organizzazione di concerti per pianoforte in Giappone. Kiryu ha risposto che lo sviluppo futuro della serie sarà valutato con attenzione e che i suggerimenti degli azionisti saranno condivisi con il team di sviluppo. «NieR ha ormai raggiunto il suo quindicesimo anniversario e rappresenta un’importante IP per noi», ha precisato.

Infine, alla domanda sulla posizione dell’azienda nei confronti del fondo attivista 3D Investment Partners, che ha recentemente aumentato la propria partecipazione azionaria in Square Enix, Kiryu ha preferito non rilasciare commenti, sottolineando di non potersi esprimere sulle intenzioni di singoli azionisti.