Negli ultimi 35 anni sono stati pubblicati decine e decine di giochi e spin-off della saga Final Fantasy, di qualsiasi tipo e per qualsiasi console, ciascuno con sua propria caratteristica distintiva. Nel caso della sotto-serie Theatrhythm, nata su Nintendo 3DS ormai più di dieci anni fa e approdata in seguito anche su smartphone, è sempre stata la musica ad essere la protagonista: i titoli della serie Theatrhythm appartengono infatti al genere dei cosiddetti rhythm game – vale a dire giochi di ritmo musicale – nei quali bisogna, per farla breve, premere dei tasti a ritmo di musica. Per continuare i festeggiamenti per il 35° anniversario di Final Fantasy, Square Enix ha deciso di realizzare quello che secondo gli sviluppatori sarà il titolo definitivo di questa serie di spin-off, nonché l’ultimo: Theatrhythm Final Bar Line. La scelta del titolo non è affatto casuale, dato che con final bar nel linguaggio musicale ci si riferisce all’ultima linea verticale di uno spartito, che chiude una composizione.
Theatrhythm Final Bar Line è probabilmente uno dei più grandi omaggi alla saga Final Fantasy mai realizzati e ci permette tramite 358 brani (che diventano più di 500 aggiungendo anche i vari DLC già annunciati) di ripercorrerne i vari capitoli numerati e spin-off attraverso un coloratissimo gioco musicale a tinte kawaii.

Theatrhythm Final Bar Line
Abbiamo avuto l’occasione di testare Theatrhythm Final Bar Line nella sua versione Digital Deluxe Edition per Nintendo Switch grazie a un codice fornito da Nintendo e, dopo una settimana di gioco, siamo pronti per dirvi tutto ciò che c’è da sapere sull’ultima fatica di indieszero.
N.B.:  alcuni degli screenshot presenti in questa recensione, forniti da Square Enix, sono tratti dalla versione PS4 del gioco, che non presenta però alcuna differenza degna di nota rispetto alla versione per Nintendo Switch.

Contenuti a volontà

Una volta avviato il titolo, dopo un breve filmato di apertura, è possibile fin da subito vedere attraverso il menù principale le tre diverse modalità di gioco a disposizione: “Missioni di serie”, “Tappe musicali” e “Multi-battaglia”. La prima modalità è quella con cui si inizia il gioco e include 29 sezioni chiamate “titoli”, sbloccabili tramite le cosiddette chiavi dei titoli che è possibile ottenere man mano che si gioca. Queste sezioni sono dedicate ai vari capitoli numerati della saga, a svariati spin-off e anche ad alcune aree tematiche: ad esempio, è presente una sezione separata da quella dedicata a Final Fantasy VII, chiamata “Final Fantasy VII Series”, nella quale possiamo trovare diversi brani tratti dai vari giochi, anime e film facenti parte della Compilation of FFVII. Una volta sbloccato un “titolo” avremo accesso al suo relativo cast di personaggi e, per completarlo, dovremo percorrerne le varie tappe eseguendo diversi brani. Ogni brano prevede una missione specifica (ad esempio: “utilizza il personaggio X”, oppure “infliggi 2900 o più danni”) che, una volta completata, fornirà diversi premi, come ad esempio delle Collectacard (vale a dire delle carte da collezione raffiguranti personaggi, artwork e invocazioni che è possibile ammirare nella sezione Museo), pozioni utili a potenziare i propri personaggi ed elementi puramente estetici come moguri da compagnia con diversi costumi e aeronavi di diverso tipo. In qualsiasi modalità di gioco, inclusa la modalità “Missioni di serie”, è possibile scegliere tra diversi tipi di difficoltà per ogni brano: “Base”, “Esperto”, “Estremo” e “Supremo”. Inoltre, si può scegliere anche tra tre diversi “stili” di gioco: oltre a quello “standard” è presente infatti anche lo stile “in coppia”, per due giocatori in locale, e lo stile “semplice”, con cui è possibile eseguire tutti i brani premendo sempre lo stesso tasto e senza dover utilizzare le levette analogiche. A meno che non siate particolarmente avvezzi a questo tipo di giochi, vi consigliamo di iniziare con la difficoltà Base, che pur essendo quella più bassa presenta comunque un discreto grado di sfida.

Quando si completa un titolo si ottengono ricompense di diverso genere, come nuovi personaggi, brani EMS (Event Music Sequence) e la possibilità di selezionare tutti i brani già eseguiti anche nella modalità “Tappe musicali”. Quest’ultima è una sorta di modalità libera, contenente tutte le canzoni sbloccate nella modalità “Missioni di serie”, i brani EMS, quelli scaricabili tramite DLC e alcuni brani più particolari (come ad esempio la versione del tema di Aerith tratta da Super Smash Bros. Ultimate) o tratti da titoli Square Enix diversi da Final Fantasy. Con la versione digitale Deluxe del gioco è compreso il primo Season Pass, che contiene – per fare un esempio – anche alcuni brani tratti dalla serie Romancing SaGa. In futuro verranno aggiunti anche brani tratti da NieR, The World Ends with You, Octopath Traveler e molti altri.
Per finire, la terza e ultima modalità di gioco, chiamata “Multi-battaglia”, ci permette di competere online insieme ad altri tre giocatori. In questa modalità si possono giocare solo i brani BMS (Battle Music Sequence) e mentre si gioca è presente oltre alla barra dei PV (punti vita) anche la cosiddetta “barra delle raffiche” che, una volta riempita sconfiggendo i nemici, permette di ostacolare i propri avversari con diverse penalità (chiamate appunto raffiche) che rendono più difficile eseguire i brani correttamente. Chiaramente, vince chi alla fine è riuscito ad ottenere più punti e, indipendentemente dal risultato, tutti i partecipanti possono ottenere una Collectacard dopo ogni partita. In tutto nel gioco sono presenti più di 1000 Collectacard, quindi collezionarle tutte non sarà affatto una passeggiata. Dopo una multi-battaglia, se lo si desidera, si può decidere di scambiare la propria Proficard con quelle di altri giocatori. La Proficard è una sorta di profilo personale dal design personalizzabile contenente tutti i propri record di gioco, a cui si può abbinare un’Invocagemma (ovvero una invocazione) per far sì che gli altri giocatori possano sbloccarla immediatamente una volta scambiata la loro tessera con la nostra. Volendo è possibile anche scambiare le proprie Proficard in un secondo momento, tramite un’apposita sezione presente nel menù principale.

Per neofiti e veterani

Se non avete mai giocato a un titolo di questa serie o a un rhythm game in vita vostra, probabilmente vi starete ancora chiedendo come si gioca di preciso a Theatrhythm Final Bar. In realtà le meccaniche di gioco sono più semplici di quanto si possa pensare: così come in molti altri giochi di ritmo musicale, ci sono delle note a forma di cerchio che scorrono da una parte all’altra dello schermo e il compito del giocatore è quello di premere dei pulsanti o spostare le levette analogiche in una determinata direzione una volta che queste raggiungono dei cerchi vuoti e fissi presenti all’estremità dello schermo.
In Theatrhythm Final Bar ci sono solo tre tipi di note, che nel gioco vengono chiamate “trigger”: le note rosse, quelle verdi e quelle gialle. Ad esclusione di quelle gialle, nessuna di queste è associata a dei pulsanti specifici dei joy-con (o del Dualshock/Dualsense se giocate su PlayStation) e questo significa che si può premere qualsiasi tasto a piacimento una volta che queste si sono allineate ai cerchi vuoti all’estremità dello schermo, tra cui i tasti dorsali e i grilletti. Le note rosse sono note standard, che richiedono la semplice pressione di un pulsante. Quelle verdi richiedono di tenere premuto un pulsante per un po’ (e a volte di muovere uno stick analogico in una specifica direzione a fine nota), mentre quelle gialle richiedono di muovere le levette analogiche in diverse direzioni, a volte anche entrambe allo stesso tempo ma in direzioni diverse.
Spesso ci possono essere più note che si allineano allo stesso tempo all’estremità dello schermo, e in tal caso bisogna premere più pulsanti contemporaneamente. Premere i pulsanti al momento giusto permette di completare il brano con successo, e di accumulare punti Rhythmia con cui si può avere accesso automaticamente a nuove invocazioni, abilità e altri sbloccabili.

Nel gioco ci sono tre diversi tipi di brani: i brani FMS (Field Music Sequence) e i già citati EMS e BMS. A seconda della tipologia ci sono delle leggere variazioni a livello di gameplay. I brani BMS sono quelli più movimentati, dato che riprendono i temi usati come sottofondo durante i combattimenti nei vari capitoli della saga, ma non presentano variazioni rispetto a quanto detto qui sopra. I brani FMS sono più lenti e riprendono i temi usati come sottofondo durante l’esplorazione. Questi presentano una leggera differenza, ovvero delle note verdi con traiettoria a zigzag, che bisogna replicare muovendo una levetta analogica nel momento giusto sia verso il basso che verso l’alto.
Per finire ci sono i brani EMS, brani speciali in cui è possibile visualizzare sullo sfondo dei filmati tratti dai vari capitoli della saga. Questi brani hanno come particolarità il fatto che le note non scorrono da destra verso sinistra, ma bensì dall’alto verso il basso.
Il sistema di gioco è semplice, immediato e divertente, e a nostro avviso si presta alla perfezione a una console portatile come Nintendo Switch proprio grazie alla sua natura “mordi e fuggi”. Un brano di solito dura due o tre minuti, quindi volendo si possono giocare anche partite brevissime. Vi assicuriamo tuttavia che una volta avviato il gioco sarà difficile posare la console così alla svelta.

Non solo un rhythm game

Un’aggiunta di questo capitolo rispetto ai suoi predecessori è l’inclusione di alcuni leggeri elementi GDR, che vanno ad arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco. Gli oltre 100 personaggi con cui è possibile formare il proprio party hanno ciascuno un ruolo distinto (attaccante, mago, healer, tank ecc.) e giocando, oltre a far sì che salgano di livello, è possibile sbloccare tante abilità di vario tipo. Si possono assegnare fino a tre abilità per personaggio, ciascuna con dei requisiti specifici di attivazione che si possono consultare nel menù “Modifica squadra”. Una volta impostato tutto, quando si gioca si possono vedere poi effettivamente i propri personaggi sullo sfondo mentre combattono contro i nemici a ritmo di musica sfruttando le abilità sbloccate. I personaggi perdono PV (punti vita) per ogni nota sbagliata, ma questi si possono recuperare tramite alcune di queste abilità o avendo in squadra un personaggio guaritore. Come accennato, si possono anche sbloccare delle invocagemme che permettono di usare diverse invocazioni in battaglia, ognuna delle quali ha un proprio attacco e delle abilità passive specifiche, come ad esempio “danni inflitti con abilità fisiche +15%”, “probabilità bottino +20%” e così via.

I vari brani presenti sotto forma di tappe nella modalità “Missioni di serie” possono presentare oltre alle già menzionate missioni anche delle caratteristiche specifiche definite “effetti di tappa”. Se ad esempio un effetto della tappa aumenta i danni subiti, è conveniente integrare degli healer e dei tank all’interno del proprio party. Gli effetti di tappa, insieme alle missioni, aggiungono un sottile elemento strategico che mancava nei capitoli precedenti e che, oltre ad essere molto apprezzato, va ad aumentare esponenzialmente le ore di gioco. Infatti, per poter avere la meglio su determinati effetti di tappa e completare tutte le missioni, spesso sarà necessario ritornare su determinate tracce almeno una seconda volta, chiaramente dopo aver sbloccato nuove abilità e fatto salire di livello i propri personaggi.
Potenzialmente, la durata di Theatrhythm Final Bar Line è infinita, il che è un altro punto a favore del titolo: per sbloccare ogni singola cosa ci vogliono decine se non centinaia di ore e volendo, anche dopo aver sbloccato tutto il possibile, si può comunque decidere di continuare a giocare per battere i propri record e continuare a sfidare i propri amici.

♫  Note dolenti  ♪

Premettiamo che Theatrhythm Final Bar Line è un gioco estremamente valido, appassionante, straripante di contenuti, che fa benissimo tutto quello che deve fare e che per gli amanti del genere vale sicuramente il prezzo di lancio di 60 euro nella sua versione standard. Purtroppo, però, la perfezione non esiste e anche questo titolo non è del tutto esente da alcuni piccoli difetti; sottigliezze che non vanno a inficiare più di tanto l’esperienza di gioco ma che ci hanno fatto comunque un po’ storcere il naso e che per correttezza troviamo giusto citare in fase di recensione.
Quantomeno nella versione per Nintendo Switch del gioco, ovvero quella testata da noi, le note gialle, vale a dire quelle che richiedono di muovere le levette analogiche in diverse direzioni, a volte sono davvero difficili da eseguire, dato che anche inclinando le levette in modo pressoché perfetto può capitare di incorrere nell’errore e di rovinare così il proprio punteggio immeritatamente. Può darsi che si tratti di un problema dato dalla scarsa ergonomia dei joy-con, che poco si sposa con la precisione estrema richiesta dal gioco, ma se questo è il caso gli sviluppatori avrebbero potuto avere l’accortezza di calibrare meglio questo tipo di note nella versione Switch, andando a diminuire il margine di errore almeno nelle modalità più facili.

Un’altra cosa che non ci ha proprio fatto impazzire è l’esagerata quantità di contenuti scaricabili a pagamento prevista per il gioco fin dalla sua uscita: sono già previsti infatti ben 15 diversi pacchetti DLC con prezzi variabili dai 2,50 ai 6 euro. Alcuni di questi sono già disponibili e inclusi nelle edizioni digitali Deluxe e Premium del gioco, altri lo saranno nei mesi a venire. Fortunatamente al momento i DLC annunciati contengono prevalentemente brani provenienti da titoli Square Enix esterni a Final Fantasy, il che li rende dei veri e propri “extra” che effettivamente può avere senso offrire sotto forma di DLC. Tuttavia, personalmente non troviamo molto corretto chiedere un ulteriore esborso ai giocatori dopo che hanno già dovuto pagare 60 euro per un gioco che, per quanto di ottima fattura e divertente, va comunque a riciclare moltissimi asset e contenuti già realizzati per le sue precedenti iterazioni. Il prezzo dell’unica edizione che include tutti i futuri DLC, ovvero la Premium Digital Deluxe Edition, ci sembra poi alquanto esagerato: 110 euro nonostante tutti i contenuti aggiuntivi sono decisamente troppi per un gioco del genere, specialmente per un’edizione esclusivamente digitale, e l’impressione è che Square Enix stia ancora una volta cercando di spremere la sua gallina dalle uova d’oro il più possibile. Secondo noi, almeno in questo caso, questo modus operandi si sarebbe potuto evitare.
Infine, dobbiamo spendere qualche parola anche sulla traduzione italiana del gioco, una novità per la serie che di sicuro abbiamo apprezzato, ma per la quale ci sarebbe piaciuto vedere un po’ più di precisione: molte frasi e parole sembrano infatti tradotte troppo alla lettera o senza tenere conto delle traduzioni ufficiali già presenti nei vari capitoli della serie. Di conseguenza, danno proprio l’impressione di essere state inserite nel gioco senza passare attraverso una fase di revisione. Un vero peccato, essendo questo il primo titolo della serie Theatrhythm ad essere stato tradotto nella nostra lingua,. Fortunatamente non si tratta di nulla che possa dare davvero fastidio in un gioco del genere e, in caso contrario, si può tranquillamente decidere di cambiare la lingua dei testi nelle impostazioni e giocare così in inglese.

Conclusione

Theatrhythm Final Bar Line è il titolo perfetto per festeggiare il 35° anniversario della serie Final Fantasy: è semplice, adorabile e divertente, adatto sia ai giocatori più casual sia a quelli più hardcore e con una mole di contenuti enorme. Per quanto ci riguarda, specialmente se amate la serie e i rhythm game, potete tranquillamente acquistarlo a occhi chiusi. Se invece la nostra recensione vi ha incuriosito ma siete ancora indecisi se acquistarlo o meno, sappiate che è disponibile una demo sia su Nintendo eShop sia su PlayStation Store, contenente 30 brani con cui potrete testare il gioco personalmente e, nel caso in cui faccia per voi, trasferire poi i vostri progressi nella versione completa.