Benvenuti alla guida di Eden’s Gate: Descent (Savage), il secondo dei quattro raid inseriti nella patch 5.05 di Final Fantasy XIV: Shadowbringers. Questo Duty si sblocca completando tutto il raid Eden’s Gate in versione normal. L’Item level minimo per accedere è 445, ottenibile con i pezzi acquistabili con i Tomestone e con gli equip craftati.

Questo fight ci vedrà affrontare Voidwalker, una creatura inedita nell’universo di Final Fantasy.

Innanzitutto piazzate le lettere come vedete nell’immagine e tenete ovviamente presente che, come nella versione normal del combattimento, è possibile cadere dall’arena.

Alcune delle mosse che vedremo in questo fight saranno lanciate dal boss per poi risolversi alcuni secondi dopo, con dei timer ben visibili che compariranno sui player di turno e definiranno l’ultima parte di countdown.

Dopo il pull la prima mossa sarà Doomvoid Cleaver. I player devono distribuirsi in modo da non sovrapporre i raggi che, toccando il bordo, apriranno anche dei portali da cui usciranno degli Add che andranno verso il boss e devono essere evitati.

La seconda mossa è Unholy Darkness che è semplicemente un forte danno da condividere.

A seguire arriva una mossa casuale tra Doomvoid Guillotine e Doomvoid Slicer. Si tratta sempre di AoE, ma mentre nel primo caso colpirà davanti e dietro al boss, la seconda sarà a ciambella. In entrambi i casi appariranno degli Add che si muoveranno sull’arena costringendo i personaggi a muoversi per evitarli.

Dark Fire III è una serie di quattro aree piuttosto grandi da spreaddare.

La mossa successiva vede apparire a terra otto punti in cui i player dovranno entrare e rimanere per evitare un forte danno raidwide proporzionale alle aree non coperte. I giocatori subiranno un bleeding per tutto il tempo in cui rimarranno nelle AoE e un danno al termine della discesa degli otto anelli relativi. Contemporaneamente il boss casterà Spell in Waiting che indica che la prossima mossa avrà la meccanica del ritardo come dicevamo in precedenza. In questo caso Voidwalker casta immediatamente dopo Unholy Darkness, che appunto esploderà in ritardo. Di conseguenza non è necessario muoversi subito per condividere il danno. Con la stessa meccanica arriva anche una serie di cinque Dark Fire III che si risolveranno prima dell’Unholy Darkness e quindi devono essere spreaddati. Intanto il boss starà castando Shadoweye, che mette un Gaze ritardato su uno dei giocatori: al termine del suo timer quindi tutti gli altri personaggi non devono essere rivolti nella sua direzione. Lo Shadoweye e l’Unholy Darkness si risolveranno quasi contemporaneamente, quindi il party deve condividere il danno con i personaggi direzionati verso il boss con il personaggio col Gaze alle loro spalle. C’è però un’altra complicazione: due giocatori tra quelli che non hanno altri marker saranno bersaglio dell’Hell Wind, ovvero una mossa che al termine del cast porterà i loro HP a 1 e arriverà immediatamente prima della risoluzione dell’Unholy Darkness. Questi personaggi dovranno quindi uscire dallo Share per non prendere questo secondo danno che sarebbe per loro fatale, rimanendo sempre girati in direzione opposta al Gaze. A questo punto si risolvono una dopo l’altra tutte e tre le mosse in ordine opposto rispetto a quello con cui sono state lanciate, ovvero Hell Wind, Gaze e Share.

Shadowflame è un tank buster doppio che colpisce i primi due in aggro. A questo seguirà Entropy, che è un danno raidwide inevitabile.

A seguire apparirà un Add a forma di mano su uno dei due lati dell’arena. Questa sarà legata al boss con un filo arancione, il che significa che ci sarà una grande AoE sul lato dove è apparsa la mano, di conseguenza il party si schiaccerà sul bordo opposto.

La mossa successiva sarà una Doomvoid Guillotine alla quale seguirà una Doomvoid Slicer; immediatamente dopo comparirà di nuovo la mano su un lato random, con il filo blu, che  genererà un knockback, come sempre evitabile con le solite skill che lo inibiscono.

Dopo qualche secondo arrivano Doomvoid Cleaver, Shadowflame e Entropy, quindi inizia una nuova serie di meccaniche con Spell in Waiting. In questo caso la prima ad essere castata sarà Hell Wind su due giocatori, quindi arriverà un Flare su altri tre che quindi devono andare agli angoli dell’arena. I Flare esplodono subito. Il boss lancerà un Gaze ritardato e contemporaneamente appariranno le otto AoE col bleeding. Siccome gli Hell Wind stanno per risolversi e i due giocatori andrebbero a 1 HP, se entrassero subito nelle AoE morirebbero per effetto del bleeding, quindi gli healer devono immediatamente curarli per permettere a tutti i giocatori di poter resistere in tutte e 8 le aree, non dimenticandosi di non guardare il giocatore col Gaze che si risolverà in contemporanea.

Arrivano uno Shadowflame e un Entropy quindi una meccanica che abbiamo già visto in Sophia, ovvero i cerchietti da accoppiare. Tutti i DPS avranno un colore e i tank e gli healer l’altro: semplicemente ogni DPS si deve posizionare vicino ad un giocatore col colore differente.

A seguire si avranno un Doomvoid Cleaver, un Unholy Darkness e poi una mossa random tra Doomvoid Guillotine e Doomvoid Slicer.

Di nuovo l’accoppiata Shadowflame ed Entropy, quindi inizia il terzo set di mosse complicate dai vari Spell in Waiting

Si inizia con l’apparizione della mano che in modo casuale può avere il filo arancione o blu con il knockback. Intanto appariranno tre Flare ritardati su tre giocatori e contemporaneamente uno Share con la stessa meccanica. L’ordine di risoluzione è il seguente: prima i tre Flare che quindi si allontanano, poi appare un secondo set di Flare ritardati su altri tre giocatori, quindi si risolve lo Share e infine il secondo set di Flare che ha un delay molto alto. Prima di quest’ultimo set arriva anche uno Shadowflame e si innescheranno due Shadoweye: questi e l’ultima serie di Flare si risolveranno insieme. Quindi quest’ultima parte va risolta portando i Flare su tre angoli dell’arena con tutti i giocatori che devono essere girati rispetto ai dye player con gli Shadoweye. Non è finita, ci saranno tre Dark Fire III con un breve delay da spreaddare e, a seguire, le otto AoE col bleeding insieme all’apparizione dei cerchietti blu e bianchi che si risolveranno comunque prima. Una volta che gli anelli avranno raggiunto le otto aree, arriverà un Doomvoid Cleaver a chiudere questa convulsa fase.

Ci sarà un intervallo di relativa tranquillità con uno Shadowflame diversi secondi prima dell’inizio del soft enrage che esordisce con un Quietus che fa danno e mette uno stack di damage up al boss. Voidwalker casterà quindi due mosse, Cycle of Chaos e Cycle of Retribuition in ordine casuale. Ognuno di questi Cycle è una combo delle tre mosse Doomvoid in rapida successione: Chaos propone un Guillotine, Slicer e Cleaver, Retribuition invece ci mette davanti Slicer, Cleaver e Guillotine. Arrivano un secondo Quietus e un’altra coppia di Cycle random, quindi altri quattro Quietus di cui l’ultimo con un cast più lungo che rappresenta il definitivo enrage.

Voidwalker lascia cadere ceste per elmi, stivali e guanti del set Edengrace di livello 470, un Deepshadow Coating e un Lightweight Tomestone per upgradare rispettivamente i gioielli e le armi Phantasmagoria, e ovviamente il token Book of Descent per recuperare gli stessi equip in caso di mancato drop.